Vertenza La Sicilia, ora scende in campo la Regione

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Palazzo d'Orleans, sede della Regione Sicilia

Dalla Regione Siciliana arriva la solidarietà ai giornalisti de La Sicilia. L’ente regionale si attiva per tentare una mediazione che faccia rientrare lo stato di crisi che attanaglia il quotidiano. Il problema è stato già denunciato, in diverse occasioni, da redattori e poligrafici. Che sono arrivati anche ad incrociare le braccia. Adesso, l’assessore regionale all’economia, Marco Falcone, prende posizione e in una nota riafferma vicinanza pur invocando che si possa aprire una fase di confronto: “In una fase di crisi che purtroppo appare generalizzata per l’intero comparto editoriale italiano, intendiamo esprimere la massima solidarietà nei confronti di giornalisti, dipendenti e collaboratori del quotidiano La Sicilia di Catania, in attesa da tempo di diverse mensilità arretrate”. Falcone ha poi spiegato: “L’incertezza, tuttavia, non deve far perdere di vista la necessità di mantenere aperto un dialogo franco, per quanto complesso, fra l’editore e i lavoratori impegnati nella vertenza per il riconoscimento dei propri diritti. La Sicilia rappresenta uno storico e insostituibile presidio per l’informazione regionale, una testata che ha saputo raccontare e sempre interpretare al meglio la società siciliana, anche nell’ottica di promuovere lo sviluppo della nostra terra”.

Pertanto, sulla vicenda La Sicilia secondo l’esponente della giunta della Regione guidata dal presidente Renato Schifani, “Occorre coniugare le naturali e primarie esigenza dei lavoratori a una prospettiva di sostenibilità del giornale attraverso non solo rinunce, ma anche e soprattutto innovazione e capacità di adattamento ai nuovi scenari dell’ editoria. In un contesto certamente problematico per la carta stampata, la Regione era già intervenuta e oggi rinnova l’impegno a mettere in campo ogni utile iniziativa di sostegno al comparto, dai sussidi a più strutturali forme di credito agevolato, nonché attraverso la velocizzazione già attuata dei pagamenti alle imprese. Auspichiamo una ricomposizione della vertenza nel segno di un rinnovato slancio aziendale e del mantenimento degli impegni assunti da ciascuna parte”.

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