USA, hacker trafugano i dati sanitari di milioni di pazienti

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 Ennesimi problemi per la  privacy negli Stati Uniti. Questa volta la violazione di dati sensibili riguarda la sanità.  Gli hacker sono penetrati  nei computer della Community Health Systems, appropriandosi delle informazioni di ben 4,5 milioni di pazienti. Il software  è stato rimosso, ma il danno è fatto.  I dati raccolti, nomi, indirizzi, numeri di telefono e di previdenza sociale,  potranno servire ai criminali informatici per aprire conti correnti e avere accesso alle carte di credito a loro nome. L’FBI sta già collaborando con l’azienda attaccata, che opera in 28 Stati americani e in 206 strutture ospedaliere.  Prime valutazioni, operate dall’azienda Mandiant, indicano che l’attacco, avvenuto tra aprile e giugno, sia arrivato  dalla Cina attraverso l’utilizzo di un malware di alta qualità. Sempre Mandiant ritiene che gli hacker appartengano ad un gruppo specializzato nell’attaccare piattaforme  telematiche di servizi finanziari e aziende sanitarie.  Si tratterebbe quindi di un altro capitolo della cyberguerra tra USA e Cina.   Il governo cinese ammette la frequenza degli attacchi di hacking verso gli Stati Uniti, ma nega ogni coinvolgimento.  Al contrario gli USA accusano la Repubblica Popolare di mettere continuamente a rischio i sistemi di difesa delle sue aziende private.

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