USA, GIORNALI RIVALI SI ALLEANO PER AFFRONTARE CRISI EDITORIA

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Fino a una decina di anni fa si facevano una guerra feroce i quotidiani texani Dallas Morning News e Fort Worth Star-Telegram, tra i principali giornali degli Stati Uniti. Ora, per fronteggiare la crisi e limitare i tagli al personale, hanno deciso di cooperare e dallo scorso novembre condividono recensioni musicali e fotografie. Una rivoluzione senza precedenti e non un caso isolato, provocata dalla migrazione dei lettori e della pubblicità verso internet e dalla recessione economica. Perfino il blasonato New York Times, al terzo posto nella top 100 dei giornali Usa dopo Us Today e Wall Street Journal, ha violato la sua prima pagina, inserendo oggi uno spazio pubblicitario venduto alla Cbs, per fronteggiare quello che ha definito “il peggior periodo dai tempi della Grande Depressione sul fronte delle entrate”.
Solo un mese fa, il Nyt, aveva ipotecato il grattacielo di Manhattan. “Prima coprivamo tutti personalmente ogni singolo avvenimento, anche il più marginale – ha raccontato un giornalista del Nyt ora in pensione – ma non è più cosi. Ci si affida molto alle agenzie e ai service e in alcuni casi ci si allea con quotidiani che per anni sono stati acerrimi rivali”. Le sinergie riguardano soprattutto gli eventi di routine e le conferenze stampa. L’editore del Dallas Morning News, A.H. Belo, ha ridotto i salari del 13% nel 2008, compresi quelli del 50% per i giornalisti. Al Forth Worth, controllato dalla McClatchy, per ben due volte sono stati decisi tagli al personale del 10%.

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