Sono tempi duri per l’editoria, soprattutto su carta. Il 3 dicembre il New York Times ha annunciato tagli per 30 posti: il direttore del più influente quotidiano americano, Jill Abramson, ha scritto allo staff in cerca di 30 reporter pronti a trovare un accordo con l’azienda per lasciare il posto. Il tutto nel giorno in cui The Daily, il primo quotidiano interamente su iPad, ha annunciato la chiusura il 15 dicembre dopo neanche due anni di vita.
«Le dimensioni del personale devono essere ridotte», ha scritto Abramson, notando che le nuove assunzioni nel settore online hanno portato lo staff del New York Times agli stessi livelli del 2003: circa 1.050 persone. I dipendenti hanno fino al 24 gennaio per accettare gli incentivi all’esodo. Il settore amministrativo del giornale ha già tagliato al 60% il personale negli ultimi anni.
L’ultima volta che sono stati eliminati posti di giornalista al New York Times è stato nel 2008, quando 100 reporter hanno lasciato il giornale tra prepensionamenti e licenziamenti. Se non verrà raggiunto il tetto dei tagli previsti la Abramson ha annunciato che sarà «costretta» a cercare giornalisti da licenziare.
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