“Il diritto alla libertà di opinione è di fondamentale importanza. Detto questo, è da ritenere problematico che l’account del Presidente sia stato sospeso definitivamente”. Parole e musica di Angela Merkel che ha stigmatizzato così la decisione di Twitter di chiudere per sempre il profilo dell’ex presidente americano Donald Trump.
Non è stata certo tenera, la leader tedesca, nei confronti di Trump. Anzi, nelle scorse settimane un clima già reso teso nelle relazioni Washington-Berlino si era complicato. Eppure per Angela Merkel occorre, evidentemente, porre un freno a quello che appare a tanti come l’arbitrio dei social e un’improvvida interferenza nel dibattito pubblico.
Se possibile, è stato ancora più duro il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Mairie che ha affermato: “Quello che trovo scioccante è che sia Twitter che chiuda l’account del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump perché la regolazione dei giganti del digitale non può essere fatta all’oligarchia del digitale stessa. L’oligarchia del digitale è una minaccia che pesa sugli Stati e sulle democrazie”.
E quindi pone un principio (base) che l’Europa dovrebbe seguire: “La regolazione dei giganti del digitale non può e non deve essere fatta dai giganti del digitale: è necessaria ma deve essere fatta dal popolo sovrano, dagli Stati e dalla giustizia”.
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