Il presidente della Fieg, Giulio Anselmi
Ultimatum della Fieg alle società fornitrici di rassegne stampa. La raccomandata, datata 12 settembre e indirizzata ad AssoRassegne Stampa, è un aut aut: accordo con il Repertorio Promopress (la Srl che fa capo alla Fieg e che ha lo scopo di raccogliere i compensi dello sfruttamento dei diritti di riproduzione) oppure «si procederà con le non auspicate – ma a questo punto dovute – azioni giudiziarie, a tutela dei legittimi interessi degli editori».
Sempre più vicina allo scontro legale, dunque, la trattativa fra editori e società di media monitoring. Per questo nell’estate 2012 è nato Repertorio Promopress Srl che ha registrato l’adesione di testate quotidiane, si legge nella missiva, che «rappresentano il 97% (copie vendute) delle testate quotidiane certificate Ads e l’85% (copie vendute) delle testate quotidiane iscritte al Roc». Repertorio Promopress ha finora raggiunto l’accordo con 11 società di media monitoring tenute a versare, in base all’intesa, il 4% dei ricavi complessivi quest’anno, che saliranno al 6% nel 2014 e all’8% nel 2015.
Nel corso di quest’anno di lavoro gli editori hanno raggiunto accordi con varie istituzioni fra cui Camera dei Deputati, Senato e Comuni. Il vero problema restano le società fornitrici di rassegna stampa. Le realtà maggiori infatti – come L’Eco della Stampa e Datastampa – sono ancora fuori dall’accordo con Repertorio Promopress.
La lettera ultimativa inviata ora dagli editori fa seguito proprio a una comunicazione di AssoRassegne Stampa dello scorso 6 agosto. In quella missiva – dal titolo “Rassegne stampa: proposte per un primo accordo, concreto e immediato” – l’associazione metteva nero su bianco le sue posizioni che restano distanti da quelle della Fieg. Tra queste la disponibilità a pagare (seppur identificando la corresponsione come «onere percentuale a favore dell’Editoria» e non come compenso per i diritti di riproduzione), ma anche la richiesta di un «organo collegiale e paritetico per determinare le regole del settore». Il tutto con un soggetto pubblico in qualche modo garante dell’accordo da fare, spiega il presidente di AssoRassegne Stampa e consigliere dell’Eco della Stampa, Umberto Frugiuele, «non solo con la Fieg, ma con tutte le altre associazioni. Il nostro auspicio è trovare un accordo».
La Fieg nella sua lettera ha dunque ricordato il tavolo di confronto aperto «sin da novembre 2010» e passato attraverso «un intervento, nell’autunno 2011, del Dipartimento per l’Editoria». La conclusione è chiara: le posizioni espresse nella lettera del 6 agosto di AssoRassegne Stampa «non rappresentano, come da voi intitolato, “un primo accordo” sotto il profilo temporale né si caratterizzano per concretezza o immediatezza; al contrario negano ancora una volta il principio fondamentale sancito dalla legge» e cioè «la tutela del diritto d’autore». Da qui l’aut aut prima dello scontro in tribunale. (sole24ore.it)
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