Ufficio Stampa Regione Sicilia, Assostampa invia esposto a Letta

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Enrico Letta
Enrico Letta
Enrico Letta

“La Sicilia detiene dal dicembre scorso il non invidiabile primato di essere l’unica regione italiana a non essere dotata di un ufficio stampa. Questo grazie all’arrogante atteggiamento del presidente Crocetta che ha licenziato i 21 giornalisti che ne facevano parte senza aver avuto la capacità politica – o la volontà – di ricostituire un servizio previsto dalla legge nazionale 150/2000 recepita anche in Sicilia, anche se la specifica normativa regionale in materia risale addirittura al 1971”. E’ quanto denuncia l’Associazione Siciliana della Stampa, che ha inviato al presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, ed ai ministri della Funzione pubblica e degli Affari regionali, un esposto, si legge in una nota, “con una precisa richiesta di intervento sostitutivo – in forza dell’articolo 120 della Costituzione Italiana, comma 2 – nei confronti della Regione Siciliana per ripristinare immediatamente la legalità violata da Crocetta con le sue omissioni”.
“Ricordando che l’informazione della propria attività per gli Enti locali non è un optional ma è un preciso obbligo di legge per garantire la trasparenza nei confronti dei cittadini, il sindacato dei giornalisti chiede – prosegue la nota di Assostampa Sicilia – che il presidente del Consiglio dei ministri assegni alla Presidenza della Regione Siciliana un congruo termine per adottare ogni opportuno provvedimento per la ricostituzione di un proprio ufficio stampa. In caso di persistente inerzia, chiede la nomina di un apposito commissario”. “Adducendo inverosimili motivazioni economiche, che in realtà sono alibi che stanno diventando un meschino ritornello per molte amministrazioni pubbliche siciliane, Crocetta sta impedendo ai siciliani – conclude la nota – di essere correttamente e puntualmente informati sull’attività della Regione, sostituendo l’informazione istituzionale professionale con la comunicazione personale faidaté. Un risultato, questo, che davvero è  tutto l’opposto di quanto sbandiera il Governatore sul rapporto tra istituzioni e cittadini”. (ITALPRESS).

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