Facendo seguito alla nostra circolare n. 41/2025 illustriamo le norme in materia di sostegno agli investimenti in tecnologie innovative per il 2025. Con provvedimento del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 17 settembre 2025, in attesa di registrazione alla Corte dei Conti, sono state identificate le modalità per la fruizione dei contributi previsti dal comma 298 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2023, n. 213 che ha di fatto stanziato ulteriori risorse per gli anni 2024 e 2025 per gli interventi di sostegno all’editoria di cui all’articolo 1, commi da 375 a 377, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.
In relazione al contributo per gli investimenti in tecnologie innovative effettuati nel 2025 da imprese editrici di quotidiani e periodici, agenzie di stampa, fornitori di servizi di media audiovisivi nazionali e locali, titolari di concessioni radiofoniche, fornitori di contenuti radiofonici digitali e i consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB che abbiano effettuato investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzate al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione da parte dell’utenza, viene fatto un distinguo.
Per quanto riguarda i contributi alle imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa essi sono pari al 70 per delle spese sostenute nel 2023 e documentate per la realizzazione degli investimenti relativi, anch’essi, a un progetto complessivo ed organico di investimenti finalizzato all’ammodernamento delle dotazioni tecniche
La dotazione di spesa di questa misura è di 8 milioni di euro e nell’ipotesi di insufficienza delle risorse rispetto al fabbisogno complessivo il Dipartimento provvederà ad una ripartizione proporzionale tra i soggetti aventi diritto. Segnaliamo che per il 2023, ultimo anno per cui è stata data attuazione a questa misura, le risorse, pari a 10 mni di euro non sono state sufficienti, in quanto le domande presentato hanno determinato un fabbisogno complessivo di oltre 16 mni di euro.
Per le emittenti televisive e radiofoniche è riconosciuto un contributo a fondo perduto per gli investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzate al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione in misura pari al 70 per cento delle spese sostenute nel 2025. Per detta misura lo stanziamento è complessivamente pari a 34 milioni di euro, così ripartiti: a) 20 milioni di euro a favore dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali titolari di Logical Channel Numbers (LCN), attribuiti secondo quanto previsto dalla delibera AGCOM 116/21/CONS, con esclusione dei soggetti a partecipazione pubblica e dei soggetti titolari di LCN destinati esclusivamente alla diffusione di programma di televendite; b) 15 milioni di euro a favore dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) operanti in ambito locale che, all’esito delle procedure adottate in attuazione dell’art.1 comma 1034 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, abbiano avuto accesso alla capacità trasmissiva nelle Aree tecniche di cui alla Delibera AGCOM/19/39/CONS; c) 4 milioni di euro a favore dei titolari di concessioni radiofoniche, dei fornitori di contenuti radiofonici digitali e dei consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB.
Per entrambe queste misure è esplicitamente escluso il cumulo con altri benefici previsti dalla normativa locale, regionale, nazionale o europea concessi per le medesime iniziative e gli investimenti realizzati con il contributo del Fondo non verranno valutati ai fini dell’applicazione del D.P.R. 146/2017.
Inoltre, entrambe le misure sono subordinate all’autorizzazione da parte dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato.
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