TUTELA DEL COPYRIGHT. LE TV PRIVATE NEL MIRINO DELLA GUARDIA DI FINANZA

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Le Unità speciali della Guardia di finanza stanno eseguendo controlli in tutta Italia per verificare il rispetto, soprattutto da parte delle emittenti locali, delle norme in materia di copyright. L’obiettivo è debellare un fenomeno, quello dell’uso “disinvolto” delle opere televisive attraverso la loro messa in onda senza permesso degli autori, che, come sottolinea la stessa Siae, si è ormai diffuso in tutte le aree del Paese.
Il Nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria della Gfd, nelle scorse settimane, ha realizzato verifiche su dieci televisioni locali denunciandone sei all’autorità giudiziaria perché scoperte a trasmettere appunto programmi senza averne acquisito i diritti. Le contestazioni riguardano, più nel dettaglio, la violazione dell’articolo 171-ter, comma 1, lettera a) della legge 633/41 (abusiva trasmissione di un’opera dell’ingegno destinata al circuito televisivo) e, in un caso, anche dell’articolo 171-quater (abusiva concessione in uso a terzi di supporti contenenti opere dell’ingegno protette). Infrazioni sanzionate, rispettivamente, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con l’arresto fino a un anno.
Due delle sei emittenti finite sotto accusa per la diffusione di telefilm e cartoni animati senza le necessarie autorizzazioni hanno sede a Bari. Un’altra invece è attiva in Umbria, a Perugia. Mentre le altre tv denunciate hanno sede a Napoli, Aosta e Treviso.
Nel 2008, il Nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria ha concluso nel complesso 244 accertamenti in materia di protezione del diritto d’autore, 168 dei quali su delega dell’Authority. Nel 60% delle ispezioni sono state riscontrate irregolarità di vario genere (per l’esattezza 148), mentre sono state denunciate 37 persone e in una circostanza si è arrivati anche all’arresto del titolare di un’emittente.

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