Trento si candida ad accogliere i giornalisti minacciati

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Trento si candida a fornire ospitalità e protezione ai giornalisti minacciati. Il sindaco della città, che nei giorni scorsi ha incontrato i cronisti dell’Assostampa locale, ha aperto e fornito la sua disponibilità a fare di Trento la “capitale” della tutela della libertà di stampa.

Come ha riferito, a seguito del colloquio avvenuto nel fine settimana a cui hanno partecipato anche i vertici della Fnsi, una nota della stessa Assostampa locale, il sindaco Franco Ianeselli ha dichiarato: “Vogliamo essere la città che ospita e accoglie giornalisti minacciati per coniugare la difesa dei diritti umani con l’ospitalità”. E dunque ha aggiunto: “Intendiamo offrire la possibilità di un ristoro temporaneo nella nostra città da situazioni critiche o a rischio per giornalisti che hanno illuminato o portato a conoscenza fatti di interesse pubblico a livello nazionale e internazionale”.

L’elenco dei giornalisti che tuttora vivono sotto scorta, perché minacciati dalle consorterie criminali è ancora lunghissimo. E non riguarda sempre e solo il “solito” Roberto Saviano. Inoltre c’è la questione delle querele temerarie e del precariato sempre più diffuso che, a fronte di un lavorio continuo e (quasi) nessuna retribuzione mette praticamente in ginocchio il livello del giornalismo italiano in cui, come ha fotografato l’Agcom, è “dominato” da vecchi che non si aggiornano e finiscono per parlare di cose che non conoscono.

L’appuntamento è a maggio 2021 con una prima iniziativa. Tutto il tempo per scegliere i testimonial c’è.

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