Editoria

Tracollo Facebook a Wall Street, perde 250 mld di dollari

Un tonfo: Facebook perde quasi un quarto del suo valore a Wall Street, bruciando una cifra in capitalizzazione che solo a evocarla fa paura, 250 miliardi di dollari. Tempi grami per Mark Zuckerberg che si trova a fare i conti con quella che, per alcuni osservatori, può rappresentare l’inizio della fine per Facebook. Utenti in calo e crescita troppo lieve per risultare convincente agli occhi degli investitori, così Meta registra un tracollo finanziario gravissimo.

Le cause che hanno spinto, subitaneamente, la Borsa a voltare le spalle a Meta e Facebook sono diverse. E, chiaramente, ognuno fa le sue valutazioni. Per gli osservatori, pesa il fatto che il social principale della galassia Zuckerberg registra ormai da tempo un calo di utenti, specialmente attivi. È noto, infatti, che siano stati soprattutto i più giovani a voltare le spalle a Facebook. Per la prima volta nella storia, Fb ha registrato l’addio di un milione di utenti. E per ora il progetto del Metaverso non sembra essere ancora decollato così come speravano i capi di Meta.

È TikTok, secondo alcuni, il principale competitor che ora sta dando filo da torcere a Zuckerberg e alla sua galassia. Il social cinese furoreggia tra i più giovani che, nel frattempo, hanno iniziato a utilizzare sempre meno Facebook. Mentre i creatori di contenuti iniziano a preferire TikTok rispetto a Instagram, e alla sua app Reels nata apposta per “ospitare” brevi video. I motivi sono tanto semplici quanto “convincenti”. I margini di guadagno offerti appaiono troppo bassi, meglio utilizzare diversamente Instagram o preferire proprio la piattaforma cinese.

Non è un mistero, però, che del tracollo si possa dare un’ulteriore lettura. Che sarebbe legato alle modifiche operate da Apple sui software. Da qualche tempo, infatti, gli Iphone danno la possibilità ai loro utenti di scegliere se vogliono o meno essere tracciati. Come riferisce RaiNews, dal momento che la maggior parte degli utenti preferisce di no, Meta non riesce più a vendere abbastanza pubblicità targettizzata agli inserzionisti. Facendo registrare, dunque, un calo di volume d’affari. E aprendo una crepa nell’affare, finora blindato, della pubblicità stessa. Il tracollo Facebook a Wall Street ha, dunque, molte ragioni.

Luca Esposito

View Comments

Recent Posts

Contributi per l’assunzione di giornalisti, ecco cosa c’è da sapere

Sulla scorta della nostra circolare n. 7/2024 ricordiamo che a partire da oggi 23 aprile 2024 e fino al…

4 giorni ago

Snag: “Inaccettabili le limitazioni imposte dal Comune alle edicole del centro storico di Firenze”

SNAG contesta e prende le distanze dalla delibera con la quale il Consiglio comunale di…

5 giorni ago

Circolare n. 25 del 23/04/2024 – Contributo per l’assunzione di giornalisti

Sulla scorta della nostra circolare n. 7/2024 ricordiamo che a partire da oggi 23 aprile 2024 e fino al…

5 giorni ago

Rai, parla il dg Rossi: “Su Scurati nessuna censura, c’è un’istruttoria”

Scurati: nessuna censura, parola del direttore generale Rai Giampaolo Rossi. Che, in una nota, ha…

5 giorni ago

Caso Scurati, ora Usigrai scrive all’ad Sergio

Il caso Scurati apre un nuovo fronte di scontro tra la dirigenza Rai e il…

5 giorni ago

La vicenda Scurati, un grave autogol per il governo

La censura al monologo di Antonio Scurati è una grave tegola sulla credibilità del Governo.…

6 giorni ago