Il socialista belga Marc Tarabella ha sollecitato i membri dell’Unione europea a indagare sui dati della privacy provenienti dalle app social. L’inchiesta sarà presentata direttamente alla Commissione europea che si occupa di queste materie. L’accusa di violazione della privacy e dei diritti dell’uomo non sono accuse da poco. Sotto la lente d’ingrandimento c’è Tinder, la famosa app che permette di organizzare uscite con persone sconosciute:“Al momento della registrazione, l’azienda può fare ciò che vuole con i dati: mostrandoli, distribuendoli a chiunque o anche cambiarli. La mancanza di trasparenza non dovrebbe essere la regola!“.
Un portavoce della società ha risposto così alle affermazioni del politico belga: “La privacy dei nostri utenti è importante per noi e abbiamo regolarmente aggiornato i nostri termini di utilizzo, le politiche sulla privacy e le pratiche per affrontare la continua evoluzione delle leggi sulla privacy in quasi 200 paesi in cui Tinder opera. Prendiamo i commenti di Mr. Tarabella sul serio, e noi li vediamo come parte di un processo che è già in corso presso Tinder, per affrontare al meglio le esigenze dei nostri utenti e di garantire che siamo conformi alle leggi sulla privacy vigenti“.
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