TAR RESPINGE RICORSO DI SKY SUI COSTI DI RECESSO

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Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso con il quale Sky chiedeva l’annullamento della delibera del 29 luglio 2008 con cui l’Agcom aveva imposto che il costo di recesso dagli abbonamenti non fosse superiore «alla somma tra il corrispettivo pagato da Sky agli Sky Service per il ritiro del singolo decoder e i corrispettivi pagati da Sky alla società fornitrice di servizi di logistica integrata per il recupero del decoder presso gli Sky Service, nonché per il suo invio al Cat (Centro di assistenza tecnica) ed il successivo trasporto ai magazzini Sky». L’importo, dunque, non potrà superare gli 11,4 euro.
Il Tribunale amministrativo ha riconosciuto la correttezza della delibera dell’Agcom che, applicando il decreto Bersani (DI n. 7 del 2007), ha limitato «le spese recuperabili a carico dell’utente ai soli costi sostenuti dall’operatore nella fase terminale del rapporto e strettamente funzionali alla sua estinzione».
La sentenza anche se si riferisce solo al periodo tra aprile 2007 e settembre 2008, potrebbe costare all’azienda di Murdoch 3 milioni di euro.

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