TABLOIDGATE: NUOVE INCRIMINAZIONI. IN ARRIVO NORME PIÙ SEVERE NEL CAMPO DEI MEDIA

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La tempesta del Tabloidgate continua e rischia di diventare un tornado. Otto persone sono state incriminate a Londra con il reato di “cospirazione per fare intercettazioni illecite”: tra esse figurano Rebekah Brooks – ex amministratore delegato dei giornali di Rupert Murdoch in Gran Bretagna, la donna che il magnate dell’editoria considerava “come una figlia” – e Andy Coulson – l’ex direttore del News of the World, il più venduto tabloid di Murdoch – poi diventato portavoce e direttore delle comunicazioni del primo ministro David Cameron a Downing street e costretto a dimettersi quando è scoppiato lo scandalo.

La “Rossa” (com’è soprannominata Rebekah Brooks) è accusata, tra le altre cose, di avere ordinato l’intercettazione illecita del telefonino di Milly Dowler, una ragazzina inglese rapita qualche anno fa in Inghilterra e poi assassinata dai suoi sequestratori: un crimine che fece inorridire la nazione.

Il furto dei messaggini lasciati sul cellulare della ragazza scomparsa (la cui pubblicazione sul News of the World indusse a credere che lei fosse ancora viva, mentre probabilmente era già stata uccisa) è stato il primo caso venuto alla luce del Tabloidgate, dopodiché si è scoperto che centinaia, se non migliaia di persone, da stelle del cinema e dello sport a vittime di reati e vedove di guerra, avevano subito la stessa sorte. Una vasta macchinazione che da un lato mirava a procurare scoop succulenti ai tabloid di Murdoch e dall’altro poteva rappresentare una minaccia o un ricatto nei confronti di chiunque, compresi leader politici, diventasse un ostacolo per i progetti del magnate dell’editoria. La Brooks è accusata di intercettazioni analoghe anche nei confronti di Andrew Gilchrist, un noto sindacalista. Le imputazioni a carica di Andy Coulson riguardano, oltre alla piccola Milly, due ex-ministri laburisti, David Blunkett e Charlie Clarke, e Calum Best, il figlio del grande calciatore George Best.
In parallelo all’indagine della magistratura, sta per concludersi anche l’inchiesta speciale condotta dal giudice Levinson che presenterà al governo raccomandazioni per norme più severe nel campo dei media per evitare abusi simili in futuro e garantire contro ogni complicità tra stampa e potere politico.

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