Stangata Ue a Apple e Meta: insieme dovranno scucire 700 milioni di euro entro e non oltre sessanta giorni. L’Antitrust ha decretato la maxi sanzione a carico dei colossi di Cupertino e Menlo Park a causa delle violazioni al Digital Markets Act e, in particolare, per colpa dell’imposizione, agli utenti, di lasciar utilizzare loro i dati o di scegliere, in caso contrario, opzioni a pagamento per l’utilizzo di piattaforme e software. La mazzata più pesante è arrivata per Apple che dovrà pagare mezzo miliardo mentre per Zuckerberg la multa è più contenuta e ammonta a “soli” 200 milioni di euro. Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione Ue con delega all’Antitrust, ha parlato di “messaggio forte e chiaro” inviato da Bruxelles. “Il Digital Markets Act è uno strumento fondamentale per sbloccare il potenziale, la scelta e la crescita, garantendo che gli operatori digitali possano operare in mercati contendibili ed equi. Esso tutela i consumatori europei e garantisce condizioni di parità. Apple e Meta non hanno rispettato il Dma attuando misure che rafforzano la dipendenza degli utenti commerciali e dei consumatori dalle loro piattaforme. Di conseguenza – ha concluso Ribera – , abbiamo adottato misure di esecuzione ferme ma equilibrate nei confronti di entrambe le società, sulla base di norme chiare e prevedibili e tutte le società che operano nell’Ue devono rispettare le nostre leggi e i valori europei”. Insomma, Ribera dice che il tempo dell’impunità per i colossi digitali è finito. E che adesso l’Ue andrà fino in fondo. Il guaio, però, è che Bruxelles si trova in mezzo a una guerra commerciale con gli Stati Uniti. I dazi di Trump rappresentano un Moloch che fa paura e su cui bisogna trattare. Ma l’attuale inquilino della Casa Bianca, che ha stregato la Silicon Valley giurando di difenderla dai “cattivoni” europei, è imprevedibile e potrebbe stangare l’Ue. Per queste ragioni, Bruxelles che non brilla propriamente né per coraggio né per tempestività, ha fatto sapere che “i dazi non c’entrano niente” e che questa vicenda è “fuori dal negoziato”. Come se fosse possibile anche solo immaginarlo. Però la questione resta fondamentale: l’Ue ha deciso di stangare due dei colossi più rappresentativi del Big Tech americano. Che gli Usa difenderanno fino alla fine. Solo il più forte resterà in piedi. Il diritto, si spera.