Spagna, polizia informatica chiude l’edicola digitale YouKioske

0
2861

sinagi edicoleUna “edicola” web ospitata su un server canadese, registrata a nome di una società domiciliata in Belize, con un gruppo di collaboratori che operavano dall’Ucraina. Ma il business era gestito da Madrid. Ed è qui che i magistrati della Audiencia Nacional hanno punito con una condanna record i due responsabili del sito Youkioske che per tre anni – dal 2009 al 2012 – consentiva liberamente agli utenti di scaricare gratis la versione pdf di un’infinità di quotidiani e riviste di tutto il mondo. Sei anni di carcere, ha decretato il tribunale, in applicazione per la prima volta dell’aggravante prevista dalla nuova legge sulla proprietà intellettuale: tre anni per il gravissimo danno economico provocato agli editori (calcolato in 3 milioni e 700mila euro) e altri tre per il reato di “promozione e costituzione di un’organizzazione criminale”. In più, ai due condannati – David González Hernández e Raúl Antonio Luque Gutiérrez – è stata inflitta l’inabilitazione per cinque anni all’esercizio della professione di amministratori di pagine web e gestori di contenuti e l’obbligo a indennizzare le società danneggiate, oltre al sequestro del guadagno accertato, che sfiora i 200mila euro. Su Youkioske tutto era gratis e tutto illegale. Pubblicazioni spagnole, tedesche, francesi, inglesi, portoghesi, russe, olandesi . Numerose anche le testate italiane: quotidiani, settimanali, riviste mensili. Secondo i giudici, che hanno accolto in pieno le tesi del pm, i due accusati erano completamente coscienti della “criminalità delle loro azioni” e del pregiudizio che generavano “al mercato e alla legittima concorrenza”. Nonostante gli avvisi e le ripetute richieste da parte di diverse società editoriali perché mettessero fine a questa attività, andarono avanti per tre anni, fino a quando la web non venne chiusa e i due responsabili arrestati. L’obiettivo era “guadagnare denaro, senza nessun altro tipo di considerazione”. E lo facevano grazie agli annunci pubblicitari che ospitavano sulla loro web. (repubblica)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome