SPAGNA. PER SCONFIGGERE LA CRISI LE EMITTENTI TV SI FONDONO

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Dopo Telecinco e La Sexta, anche Antena 3 è pronta a esaminare progetti di integrazione con altre emittenti televisive spagnole. “Dobbiamo analizzare tutte le opzioni – ha detto Silvio Gonzalez, amministratore delegato del gruppo controllato da Planeta e da De Agostini -. Lo faremo senza fretta, non crediamo alla concentrazione per la concentrazione”.
Ribadendo l’assenza di un’urgenza per la realizzazione di operazioni straordinarie, il manager ha sottolineato come eventuali fusioni debbano creare valore per gli azionisti e fondarsi su un credibile progetto di impresa. Dall’adozione del decreto legge del 20 febbraio scorso, con cui il governo spagnolo ha aperto la strada alla concentrazione nel settore televisivo duramente colpito dalla contrazione del mercato pubblicitario, si tratta della terza uscita allo scoperto per i principali gruppi media privati spagnoli: in precedenza avevano ammesso di pensare a fusioni con altri canali sia La Sexsta, controllata da Mediapro, sia la controllata Mediaset Telecinco. In Spagna sono attivi a livello nazionale quattro emittenti privati (oltre ai tre citati anche Cuatro) e due reti pubbliche (Tve 1 e Tve 2).

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