E’ stato sospeso per anno dalla professione Alessandro Testa, il cronista accusato di aver scritto sul quotidiano L’Unione Sarda del 25 settembre 2007, una notizia dal titolo ‘Ruba per fame, perdonato in bottega’.
Notizia che lo stesso giornale, con una comunicazione formale ai lettori due giorni dopo, aveva dichiarato essere ”totalmente falsa”.
Nei confronti di Alessandro Testa, il 4 ottobre 2007 era stato avviato un procedimento disciplinare per violazione dell’articolo 2 della legge istitutiva dell’Ordine (in riferimento all”’obbligo inderogabile” del ”rispetto della verità sostanziale dei fatti” e in riferimento alla prescrizione secondo cui i giornalisti ”sono tenuti a promuovere” anche ”la fiducia tra la stampa e i lettori”). Al cronista è stata anche contestata la violazione della Carta dei Doveri approvata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Testa ha respinto ogni addebito.
Al termine dell’istruttoria, il Consiglio ha esaminato – informa una nota pubblicata sul sito – due possibili sanzioni per la gravità del fatto: la radiazione e la sospensione.
Valutando la gravità dell’accaduto, anche per la rilevanza nazionale del caso che ha danneggiato la credibilità della professione, ma considerando che Alessandro Testa è stato incolpato per un solo articolo e che la ”notizia falsa” non ha danneggiato terzi esterni alla categoria, il Consiglio ha optato all’unanimità per la sospensione, decidendo per la previsione massima prevista dalla legge, vale a dire per un anno.
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