Smart glasses e protezione dei dati personali, il Garante della Privacy convoca Facebook e Luxottica. I due incontri tra i rappresentanti delle due aziendi e l’authority si sono svolti poco meno di una settimana fa. Al centro del confronto, le potenzialità degli occhiali multimediali dotati di funzioni che consentono, connessi in rete, di registrare video e audio. E, chiaramente, la connessione di ciò alla tutela della privacy degli utenti stessi.
A dare notizia dell’avvio del confronto è stata la stessa autorità garante. Che aveva avviato un’istruttura presso i “colleghi” irlandesi, dove Facebook ha in Europa sede legale, della Data Protection Commission. L’obiettivo dell’azione intrapresa, quella di ottenere elementi per valutare la compatibilità degli smart glasses con le regole italiane per la privacy. Il prodotto è a marchio Ray Ban. E in particolare si è parlato delle implicazioni sulla riservatezza degli utilizzatori di Ray Ban Stories che consentono il collegamento online. Con la funzionalità Facebook View e garantisce la possibilità di effettuare registrazioni sia audio che video.
Nel corso degli incontri, Facebook ha fatto sapere all’autorità italiana per la privacy di aver già risposto alla Dpc irlandese. Inoltre, sia Facebook che Luxottica, come riferisce la stessa authority, si sono dichiarate disponibili a collaborare. In particolare “per avviare iniziative di informazione e sensibilizzazione con l’obiettivo di responsabilizzare sia chi acquisterà gli occhiali sia tutti i cittadini”.
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