SIDDI (FNSI): GOVERNO CHIARISCA L’AMMONTARE REALE DEL ‘FONDO LETTA’

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La Fnsi rivolge un appello affinché l’iniziativa del Sottosegretario all’editoria, Carlo Malinconico, per sollecitare tutti gli organi competenti a compiere un ulteriore sforzo per far conoscere in tempi brevi le risultanze degli accertamenti e delle verifiche in corso, «abbia un esito concreto e rapido». Lo ha affermato il segretario della Federazione Nazionale della stampa Italiana, chiedendo al contempo al Governo «di far conoscere rapidamente l’ammontare reale delle risorse disponibili con l’integrazione delle quote del cosiddetto “Fondo Letta” al fine di consentire alle imprese in difficoltà di poter fornire idonee rassicurazioni alle banche ed avere così accesso al credito per proseguire l’attività». «Il buon proposito confermato oggi dal Sottosegretario Malinconico di voler ‘tutelare e valorizzare, nell’ambito del necessario percorso di riforma, nelle realtà editoriali e occupazionali di particolari rilievo’ – ha detto ancora Siddi- ha necessità di interventi nella transizione al cambiamento perché nessuna testata sia costretta nel frattempo a chiudere per asfissia». E in ogni caso «per il Sindacato dei giornalisti l’impegno solidale verso i colleghi e i giornali del pluralismo rimane costante».
«L’annuncio di chiusura, dell’edizione cartacea di ‘Liberazione’ con la fine dell’anno – ha voluto sottolineare ancora la Fnsi – è l’emblema di una crisi senza fine per decine e decine di giornali di idee, politici, delle minoranze linguistiche e delle comunità italiane all’estero, piegati da tagli dei contributi pubblici dell’editoria e dalle incertezze sulle misure future che impediscono affidamenti creditizi. Per ‘Liberazione’, il cui editore, il Partito della Rifondazione Comunista, l’iniziativa sindacale prosegue anche nei giorni di festa, essendo già programmato un nuovo incontro tra la proprietà e le rappresentanze dei giornalisti nella sede Fieg il 27 dicembre prossimo». Il Sindacato solidale con i colleghi, che dal primo gennaio perderebbero il posto di lavoro (cinquanta persone di cui trenta giornalisti), “sta continuando a ricercare e a proporre – ha assicurato Siddi- ogni soluzione possibile, anche di socialità, per impedire la chiusura di una voce significativa per il dibattito tra le storiche idee politiche, e salvaguardare l’occupazione».
D’altra parte, «problemi analoghi stanno esplodendo in tutta Italia (dal Friuli Venezia Giulia, alla Campania, e alla Puglia, passando per l’Emilia Romagna e la Toscana), anche a causa dell’attesa definizione dell’istruttoria sulle pratiche di finanziamento relative ai contributi del 2010, che dovevano essere erogati a fine anno». «Per molte testate (dal Primoski, al Corriere di Forlì, al Sannio, al Corriere Canadese, a Rinascita, all’Informazione/Il Domani, a La Cronaca, solo per citarne alcune) resta da concludere l’iter delle verifiche sapendo che l’erogazione non ci sarà, da parte del dipartimento dell’editoria della presidenza del Consiglio entro la fine dell’anno, come normalmente avveniva», ha concluso il segretario Fnsi.

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