SIDDI, CASO TIZIANA FERRARIO UN AMMONIMENTO

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”Il caso di Tiziana Ferrario parla per tutti: e’ un ammonimento per chi pensa che i giornalisti possano essere condotti per mano o per orecchio. Credo che la questione posta in questi giorni dopo la sentenza della magistratura, riguarda alcune valutazioni che respingono al mittente l’affermazione che dopo una certa eta’ una collega e’ vecchia e quindi non e’ piu’ in grado di lavorare. Nessun dirigente d’azienda puo’ dire che conta se si e’ donna e si e’ superato i 50 anni”. Il segretario della Fnsi Franco Siddi interviene sul caso della giornalista del Tg1 che ha fatto ricorso al giudice per aver subito l’allontamento dalla conduzione del telegiornale dopo 28 anni. ”E’ incredibile che questo avvenga dal servizio pubblico – dice Siddi – le aziende sanno che i contratti di lavoro si rispettano nel rispetto delle regole”, osserva. ”Dobbiamo esigere – conclude – il massimo rigore dal servizio pubblico, noi non vogliamo assistere allo smantellamento delle regole”.
Il tribunale di Roma infatti ha ordinato alla Rai di reintegrare la giornalista nelle mansioni di conduttrice del Tg1 delle 20 e di inviata speciale per grandi eventi. Il giudice ha anche ravvisato nella rimozione di Tiziana Ferrario dall’incarico di conduttrice del tg della rete ammiraglia una ” grave lesione della sua professionalita’ per motivi di discriminazione politica ”a seguito dell’opposizione della stessa giornalista alla linea editoriale del direttore Augusto Minzolini. Sullo stesso tema Lucia Visca, Presidente della Commissione Pari Opportunita’ della Fnsi ha detto che ”quello che offende nel caso di Tiziana Ferrario e’ la discriminazione inaccettabile proprio per le modalita’: non si puo’ contestare una donna che ha lavorato troppo. Non mi risulta che questo venga fatto a qualche uomo. E’ chiaro che la sentenza ha reso giustizia”. (ASCA)

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