SETTEMBRE RAFFREDDA LE DIFFUSIONI

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Anche la preoccupazione per la crisi economica tricolore finisce per stancare il lettore italiano. A settembre, infatti, per i principali quotidiani della penisola non c’è stata ripresa dopo le ferie estive. Le testate che guadagnavano copie ad agosto continuano a seguire un trend positivo, ma meno sostenuto; quelle che avevano il segno negativo davanti al dato diffusionale non sono riuscite a svoltare in campo positivo. Ci sono però due eccezioni: Repubblica che si mantiene costante a settembre rispetto a settembre 2010, così come durante l’ultimo agosto e luglio (in confronto agli stessi mesi dell’anno scorso), e il Corriere della Sera che passa in negativo lo scorso mese (- 1,4%) contro il + 2,5% di luglio e il + 1,9% di agosto.
Il quotidiano Rcs perde quasi 6,8 mila copie, << un po’ perché a Settembre 2010 imperversava lo scontro Berlusconi-Fini >>, fanno sapere da Via Solferino, << un po’ perché il notiziario dell’ultimo mese non è stato così forte. Ha avuto buoni risultati di vendita il libro in due volumi 11.9- Il giorno che ha cambiato il mondo, ma non ha trainato il quotidiano >>. Alle attuali 472,9 mila copie diffuse, comunque il giornale diretto da Ferruccio De Bortoli può sommare circa 30 mila copie aggiuntive vendute in digitale. Copie elettroniche che, nel caso della Gazzetta dello Sport , sono circa 8 mila e si aggiungono alle 319,3 mila di settembre. Anche le diffusioni del quotidiano sportivo sono in calo (- 7,4% pari a 25,4 mila copie in meno, mentre ad agosto la variazione era – 8,4% e a luglio – 5,1%) colpa, aggiungono dal gruppo editoriale milanese, << di un campionato di calcio partito tardi e senza momenti eclatanti >>.

Se Repubblica si conferma stabile intorno a 450,5 mila copie rispetto a settembre 2010, la Stampa di Torino si consolida sul + 4,5% con 283,5 mila copie. Ad agosto lo stesso dato era del + 4,4%, mentre a luglio era contenuto ad un + 0,9%.

Il Sole 24 Ore registra a settembre un + 4,8%, segnale di crescita, ma inferiore a quello di agosto (+ 7,4%). Anche il Messaggero conquista 2.350 copie in più (su dell’1,2%), ma dopo le 8.400 aggiuntive di agosto e le 4.900 di luglio.

Resta il colore rosso nelle diffusioni sia del Giornale sia del suo principale concorrente Libero. Il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti rinuncia a settembre al 19,5%, pari a – 38,5 mila copie (a luglio la variazione era -14,1% e ad agosto -23,4%) e si attesta sulle 158,4 mila copie. In calo anche Libero che si ferma però sopra la soglia psicologica delle 100 mila copie. Il giornale guidato da Maurizio Belpietro perde 5,5 mila copie (- 5,2%) e ne diffonde 100.159. A luglio la contrazione era leggerissima (- 0,4%), ma ad agosto era cresciuta al – 3,7%.

Infine Avvenire, la testata della Conferenza episcopale italiana che compie, anche grazie al sistema distributivo capillare nelle parrocchie, un ulteriore piccolo passo in avanti: a settembre le diffusioni crescono del 2% sulla soglia delle 101,2 mila copie e, seppur per un soffio, superano quelle di Libero.

(Italia Oggi)

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