SEMPLIFICAZIONE E RIORDINO DEI CONTRIBUTI ALL’EDITORIA/ STORIA DI UN REGOLAMENTO CHE ANCORA NON C’È

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Stando a quanto previsto dall’art. 44 del decreto legge n. 112 del 2008, il Governo avrebbe dovuto emanare un regolamento di delegificazione sui contributi all’editoria, entro il 6 ottobre 2008. Sono passati più di due anni e – ad ulteriore conferma della (dis)attenzione di questo governo rispetto al settore dell’editoria – quel regolamento non è ancora stato pubblicato.
La prima bozza venne presentata, nel lontano settembre 2008, alle parti interessate ed alle associazioni di settore perché potessero esprimere i propri pareri entro il 30 settembre 2008 – termine che fu detto “perentorio”. Il testo, quindi, fu modificato a seguito del recepimento dei pareri pervenuti e la nuova bozza fu presentata nel corso di un’audizione tenutasi il 19 novembre 2008, presso la Commissione Cultura.
L’atto del governo n. 183, dopo essere stato approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri, il 28 ottobre 2009 ed aver ottenuto il parere del Consiglio di Stato, il 13 gennaio 2010 è stato trasmesso alle Commissioni parlamentari per un parere non vincolante.
Le Commissioni Affari Costituzionali e Comunicazioni del Senato, Bilancio e Cultura della Camera hanno dato parere favorevole. Quest’ultima, in particolare, ha anche sottolineato la necessità di ripristinare il diritto soggettivo delle imprese a “ricevere il totale dei contributi diretti derivanti dal calcolo effettuato in base alla normativa vigente”.
Finalmente, il Consiglio Ministri n. 114 del 18 novembre scorso ha approvato, in via definitiva, il regolamento che semplifica e riordina la disciplina e le procedure di erogazione dei contributi diretti e indiretti all’editoria ma il testo ufficiale non è ancora stato pubblicato.
Per approfondire i contenuti del regolamento si rimanda alle nostre circolari nn. 21, 22 e 23 del 2010.
Egidio Negri

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