Secolo XIX. Interrogazione alla Camera dei Deputati su chiusura centro stampa

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giornali stampaAl Presidente del Consiglio dei ministri, Al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che: il Secolo XIX è lo storico quotidiano genovese fondato nel 1886. Ha una diffusione nazionale. Cinque redazioni in Liguria (Genova, Levante, Savona, La Spezia, Imperia) lo rendono il giornale più diffuso in regione; la proprietà de Il Secolo XIX fino ad alcuni mesi fa era interamente riconducibile al gruppo Perrone, attraverso la Società edizioni e pubblicazioni (SEP), fino a quando veniva annunciata un’operazione editoriale e finanziaria che porterà alla nascita di una nuova società editrice la Editrice Italiana, in cui confluirebbero il Secolo XIX e la Stampa di Torino, con un ipotizzato 77 per cento di azioni alla società torinese e il restante 23 per cento al gruppo Perrone; in data 14 ottobre 2014 la proprietà del Secolo XIX ha comunicato alle organizzazioni sindacali di categoria il mancato rinnovo del contratto di stampa tra la SEP e la San Biagio Stampa, che comporterà la messa in discussione dei 50 posti di lavoro, mortificando anche il sacrifico di questi lavoratori che per quasi tre anni hanno lavorato in contratto di solidarietà, consapevoli delle difficoltà che attraversa l’editoria in questa fase storica ed economica. Contratti solidarietà che sono attivi anche per il 20 per cento dei giornalisti del Secolo XIX. La chiusura del centro stampa del Secolo XIX, oltre a determinare una ricaduta immediata per i lavoratori coinvolti, mette in luce il forte rischio in futuro della messa in discussione o comunque di un ridimensionamento delle redazioni del Secolo XIX, con ricadute anche sulla qualità del giornale così fortemente radicato sul territorio e sull’autonomia della testata; l’operazione della Nuova Editrice italiana potrà inoltre avere conseguenze anche sul Il Corriere Mercantile e La Gazzetta del lunedì, altre testate storiche che rischiano di essere messe in discussione visto che oggi sono in edicola con accordo commerciale con la Stampa di Torino -: se sia a conoscenza della nascita della nuova Editrice italiana; nei limiti del proprio campo di azione, quale interlocuzione potrà essere attivata al fine di tutelare i posti di lavoro dei poligrafici immediatamente messi in discussione con la chiusura del centro stampa di Genova San Biagio, e in futuro sulle redazioni locali de il Secolo XIX; quali conseguenze potrà avere questa operazione finanziaria editoriale rispetto alle testate giornalistiche genovesi Il Corriere Mercantile, La Gazzetta del Lunedì.

TULLO, BASSO, CAROCCI, GIACOBBE, PASTORINO e VAZIO

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