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Schlein oscurata dal Tg1? La fake che appassiona la politica

Schlein “oscurata” dal Tg1? Neanche per sogno. Si smontano le accuse con le scuse dell’Osservatorio di Pavia che ha imputato il qui pro quo che ha montato l’ennesimo caso ad alta tensione tra Pd e il telegiornale della rete ammiraglia a “un errore di codifica del nostro database, che abbiamo provveduto a correggere, la segretaria del Pd, Elly Schlein, non era inclusa nella precedente reportistica”. L’Osservatorio di Pavia, scusandosi, ha riportato i nuovi dati aggiornati che “registrano per la segretaria Schlein un totale presenza nel Tg1 di 10 minuti, di 8 minuti nel Tg2 e di 6 minuti nel Tg3. Più complessivamente-  sempre secondo l’Osservatorio di Pavia -nel trimestre giugno-dicembre 2023, la percentuale di tempo in voce del Governo, pari al 25,5% del totale, risulta leggermente inferiore alla quota media di tempo in voce registrata per l’Esecutivo nelle legislature precedenti, collocata intorno al 30%”.

I primi ad alzare un muro contro le lamentele dem erano stati proprio gli amici-nemici del M5s: “I dati dell’osservatorio di Pavia citati da Repubblica secondo i quali al Tg1 Elly Schlein sarebbe  intervenuta zero volte a differenza di quanto registrato per Giuseppe Conte, sono errati – hanno tuonato i parlamentari a cinque stelle in commissione vigilanza Rai – . Anzi, è vero il contrario: la segretaria Pd è apparsa al Tg1 più spesso di Giuseppe Conte nel periodo indicato nel pezzo. Altro che sovraesposizione di Conte, come scrive Repubblica alimentando la suggestione di un M5S vicino al governo sul tema della Rai”. E ancora: “A smentire l`articolo sono lo stesso Osservatorio di Pavia – che ha inviato una rettifica che smentisce la ricostruzione fatta da Repubblica – e la Rai. Al netto dell’errore dell`osservatorio, peraltro limitato a uno solo dei report, sorprende che un giornale come Repubblica abbia potuto alimentare e rilanciare con tale enfasi una ricostruzione talmente clamorosa da apparire, anche agli occhi di un non addetto ai lavori, evidentemente inverosimile. Consigliamo – tuonano ferocemente dal M5s – a chi scrive questi articoli per il futuro maggiore prudenza e una valutazione più attenta di dati e documenti”.

Chiaramente è giunta anche la chiosa finale sulla querelle da parte del partito di governo. Gli esponenti di Fdi in Commissione vigilanza Rai hanno commentato: “Si scioglie come neve al sole l’ennesima fake news della sinistra e dei suoi media di riferimento: la sedicente TeleMeloni esiste soltanto nelle loro menti faziose. La conferma è la clamorosa rettifica del Rapporto leader dicembre 2023 fatta oggi dall’Osservatorio Pavia. Il Pd l’aveva sventolato come prova certificata di una »strategia subdola« ai danni della segretaria dem Elly Schlein letteralmente oscurata dal Tg1. Ebbene, emerge oggi, per ammissione dello stesso Osservatorio, che in quel rapporto le presenze della Schlein non erano state conteggiate per errore”.

Per la destra non finisce qui: “Ma c’è di più: con il ricalcolo odierno veniamo invece a scoprire che la segretaria del Pd non solo non è stata affatto oscurata, ma ha anche potuto contare su spazi addirittura maggiori di quelli riservati tanto al Presidente del Consiglio quanto al Presidente della Repubblica. Circostanza della quale, tra un sit-in e una richiesta di dimissioni, gli esponenti del Pd si sarebbero potuti tranquillamente accorgere se, prima di sparare a zero contro il Tg1, avessero chiesto chiarimenti all’Osservatorio”.

Luca Esposito

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