SARKOZY ACCOGLIE PROPOSTE DEGLI STATI GENERALI DELL’EDITORIA: STANZIATI 600 MLN (IL MESSAGGERO)

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Gli aiuti a sostegno dell’editoria annunciati in gennaio da Nicolas Sarkozy rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno per un settore in grave affanno se non in agonia. Seicento milioni di euro in tre anni sono la somma che l’Eliseo ha deciso di mettere sul tavolo per dare un mano ai giornali, strozzati dal calo drammatico delle entrate pubblicitarie e depressi da un rapporto sempre meno facile con i lettori.
Il presidente francese ha accolto quasi alla lettera tutte le proposte avanzate nel «Libro verde» scaturito dagli Stati generali della stampa, organizzati alla fine dell’anno scorso. Sarkozy ha deciso innanzitutto due misure d’urgenza anti-crisi: una moratoria sull’applicazione delle nuova tariffe postali per il trasporto della stampa e il raddoppio delle spese comunicazione del governo per stampa scritta e on line, per un totale di circa 200 milioni di euro l’anno su tre anni.
I rivenditori di giornali riceveranno 60 milioni di euro, sotto forma di alleggerimenti fiscali (esonero del 30% dei contributi). Grosso sostegno anche per gli abbonamenti: ben 70 milioni di euro sono destinati ad alleggerire il costo della distribuzione a domicilio, mentre per ridurre i costi di stampa, lo Stato ha deciso di nominare un mediatore per stabilire un nuovo «contratto sociale» per i dipendenti del settore.
Sarkozy ha invece evitato di modificare le soglie antitrust nell’editoria. Il presidente si è lasciato convincere dal Libro verde, secondo il quale il problema della stampa non è nella concentrazione della proprietà ma nella sottocapitalizzazione. Per aprire ai capitali esteri, Sarkozy ha comunque deciso di cancellare la soglia del 20% che finora limitava la presenza di investitori stranieri non comunitari nei media francesi. Evitando di entrare nel merito dei contenuti dei giornali, Sarkozy ha esortato gli editori a considerare le cause della crisi del rapporto di fiducia con i lettori, in continuo calo soprattutto per i quotidiani. (Dalla rassegna stampa ccestudio.it)

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