Una stangata rimbomba nei corridoi di viale Mazzini: il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai del Festival di Sanremo. Adesso si apre una fase nuova: il Comune, difatti, dovrà fare bandi e gare per decidere a quale network affidare i diritti della kermesse della canzone italiana. Per viale Mazzini è una stangata. Una delle poche sicurezze, in Italia, è sempre stato il binomio, apparentemente inscindibile, tra Rai e Sanremo. Adesso è tutto da rifare. Per questa edizione, però, rimarrà tutto così com’è. Se ne parla dall’anno prossimo. Ammesso, e non concesso, che non s’avvierà la prevedibilissima guerra di ricorsi e controricorsi. Che potrebbe complicare e non poco l’intera vicenda. La questione è subito stata commentata dall’azienda. Secondo cui “i giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival”. E non basta: “Il Tar Liguria ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio Festival della Canzone Italiana, nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell’organizzazione del Festival stesso”. Pertanto, dalla Rai tuonano: “Nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi”. Il sindaco del centro ligure, Alessandro Mager, ha commentato: “È una sentenza inaspettata, articolata e complessa. Insieme ai dirigenti del Comune e ai nostri consulenti legali, la approfondiremo con scrupolosa attenzione nei prossimi giorni, anche al fine di pianificare le migliori strategie per il futuro”.
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