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Chiusura edicole. A Roma è pronto il Piano “Manga&Bevi”

Non solo giornali e riviste, ma anche bibite e snack. Presto le edicole romane potrebbero allargare la loro offerta di prodotti. La proposta, presentata dalla lista civica Marino, verrà discussa in assemblea il prossimo martedì. Lo scopo, favorire la trasformazione dei chioschi in moderne strutture utili a mantenere la libertà e la pluralità dell’informazione. L’idea è quella di modificare e aumentare lo spazio utilizzabile nell’edicola per la vendita di altri prodotti, estendendo il settore merceologico consentito anche a prodotti alimentari non deperibili. Cibi, quindi, che non necessitino di particolari trattamenti di conservazione o bevande preconfezionate e preimbottigliate con esclusione del latte e dei suoi derivati. Le edicole, secondo gli ideatori del progetto, potrebbero diventare punti turistici, una sorta di canale privilegiato per la diffusione e la comunicazione delle iniziative dell’amministrazione comunale. Vista l’urgenza di avviare iniziative a favore della categoria, nell’assemblea di martedì si discuterà anche dell’eventualità di attivare procedure più snelle per l’avvio dei trasferimenti delle edicole in zone che ne necessitano. L’intenzionare sarebbe quella di non alterare il numero di punti vendita già presenti in città, ma di utilizzare luoghi già individuati ai fini dell’apertura di nuovi punti vendita esclusivi. L’Adoc esprime parere favorevole, in quanto sono presidi territoriali fondamentali per la Capitale. “Valutiamo positivamente la possibilità di estendere i servizi di vendita offerti dalle edicole anche a snack e bibite – dichiara Lamberto Santini, presidente dell’Adoc – in questo modo si trasformerebbero in un vero e proprio presidio territoriale al centro storico e nelle periferie, sia per i cittadini romani che per i turisti. Le edicole rappresentano un momento di civiltà all’interno dell’ecosistema capitolino, l’attuale crisi ha messo in ginocchio il settore, qualora diventasse realtà quest’ipotesi si salverebbe un patrimonio economico e sociale inestimabile”.

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