ROGNONI E LA LEI. DUE RAI DIVERSE

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«Cda tolga il disturbo», afferma Carlo Rognoni (foto) su Il Riformista. «Ha vinto la stagione ed è in salute», dichiara Lorenza Lei su l’Espresso. Due affermazioni opposte, ma che si riferiscono entrambe allo stesso soggetto, la Rai. Ma Andiamo per ordine.
Cda Rai scadente. Nel senso che avrà termine tra poco, oppure che si tratta di un Consiglio mediocre. Qualsiasi accezione è ben accetta purché si approvi subito il bilancio e si cambi governance. Questo è l’invito di Carlo Rognoni, senatore Pd e consigliere Rai dal 2005 al 2008. Rognoni sollecita la commissione di Vigilanza ad organizzarsi affinché «a fine marzo 2012 ci sia o una nuova legge oppure un nuovo consiglio». In effetti la votazione del bilancio è tutto sommato una formalità e molte S.p.a. lo scrivono sui libri sociali fra marzo e aprile. Per Viale Mazzini si parla di fine maggio o inizio giugno. Per chi non lo sapesse si tratta dall’approvazione del bilancio dell’anno scorso. Roba già nota: un attivo formale di 2 milioni e un debito reale con le banche di oltre 300 milioni.
Allungare significherebbe in questo caso ritardare la riforma e bloccare l’azienda del Tesoro in una situazione di “ingovernabilità” come ha affermato il presidente Garimberti e non solo.
Per Rognoni si tratterebbe dell’ennesima «furbata inqualificabile». Dove sarebbe la furbata? Presto detto. Per l’ex consigliere si tratta della solita subordinazione a fini politici. Tra poco ci sono le elezioni amministrative e qualcuno pensa che a Viale Mazzini ci sia ancora energia vitale da suggere.
Da contraltare il dg Lorenza Lei che in un’intervista al settimanale l’Espresso ha dichiarato che l’eventuale pressione dei partiti sulla Rai è «né più né meno di quanto la legge autorizzi». Per la Lei non è giusto parlare di ingovernabilità. «Il non governo significa non aver fatto niente. Non è così».
La Lei non ci sta ad apparire come una “combina guai”; anzi si mostra convita del suo operato e non esclude un possibile nuovo incarico come amministratore delegato. Proprio quell’ad con ampi poteri che molti, compreso Monti, invocano.
«Sono disposta a lavorare sodo come ho sempre fatto. Ai primi di marzo presenterò il piano industriale 2012-2014. Sarò felice di parlarne non appena il livello di condivisione e approfondimento con il cda me lo consentirà». Il dg non ha resistito ad elogiare la sua “creatura”. «La Rai, nonostante polemiche, ingerenze, contestazioni, il canone più basso e più evaso d’Europa, ha vinto la stagione e tenuto la leadership degli ascolti», dichiara la Lei che promette porte aperte a tutti, anche a Santoro e a Lucia Annunziata. Inoltre il dg assicura una rete informativa di alto livello nonostante i tagli e promette: «Bruxelles verrà potenziata, verrà aperta una corrispondenza a Washington. La convergenza di Rainews, Televideo e Rai International non è un mero risparmio ma il concepimento di un nuovo, moderno progetto di all news».
Egidio Negri

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