La polemica innescata da Rocco Casalino (M5S), portavoce del premier Giuseppe Conte, sul futuro del quotidiano “Il Foglio” ha generato la salace reazione del direttore dello stesso, Claudio Cerasa. Quest’ultimo ha innanzitutto puntualizzato che fare gli spiritosi con i giornali equivale a prendere in giro i valori non negoziabili di una democrazia: la libertà di stampa, di opinione, di critica. In opposizione alle provocazioni di Casalino (“Adesso che il Foglio chiude, che fai? Mi dici a che serve il Foglio? Non conta nulla… Perché esiste?”) Cerasa ha annunciato l’imminente pubblicazione di una edizione domenicale dedicata allo sport. Al politico è stato poi offerto un abbonamento speciale al “Foglio vitalizio, con lo sconto anticasta compreso”. E’ evidente, quindi, l’intento dissacratorio del direttore, che ha risposto per le rime al tentativo di gettare benzina sul fuoco da parte di Casalino.
Condanne sono arrivate anche dagli schieramenti politici opposti a quello di Casalino. Il parlamentare del Pd, Lorenzo Guerini, ha parlato di intimidazioni e arroganza nei confronti della stampa libera. Il senatore di Fi, Andrea Cangini, ritiene che Casalino faccia fatica a distinguere tra Grande Fratello e Stato (il riferimento è al passato televisivo del portavoce). Anche le associazioni hanno tuonato contro le parole di Casalino. Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti (Fnsi) si sono dichiarati non sorpresi delle dichiarazioni del pentastellato, in considerazione della linea del partito a cui egli appartiene. Il presidente del Consiglio Nazionale dell’Odg, Carlo Verna, ha manifestato amarezza e sconcerto, facendo riferimento al passato da giornalista di Casalino, che è tutt’ora iscritto all’Ordine. Più moderata l’Associazione di Stampa Parlamentare, che ha preso atto del ripensamento del portavoce e ha ribadito la necessità di rispettare sempre e comunque i principi sulla libertà di stampa e sul pluralismo dell’informazione.
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