REAZIONI POLITICHE ALLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SUL CASO EUROPA 7

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“Europa 7 non ha alcun diritto alle frequenze di Rete4 e non c’è nessuna ombra sulla legittimità delle frequenze di rete4”. Così il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, arrivando al festival dell’economia di Trento, ha commentato la sentenza del Consiglio di Stato che, ha aggiunto Confalonieri, “ha detto che bisogna applicare la sentenza comunitaria, ma questa sentenza non dice che Rete 4 doveva restituire le frequenze. Europa 7 non ha alcun diritto alle frequenze di Rete 4, caso mai, dopo una istruttoria che durerà da qui al 15 ottobre, potrebbe aver diritto a un risarcimento la cui entità dovrà essere valutata dal Consiglio di Stato e dal ministero”.
Diverse le affermazioni di Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Partito Democratico: “La decisione del Consiglio di Stato riconosce finalmente e definitivamente il diritto a Europa 7 di avere le frequenze necessarie a trasmettere. Ora il Governo non può Rispondere in modo pilatesco”. “La decisione odierna è interlocutoria dal momento che chiede al Governo, alla luce della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 31 gennaio scorso, di rispondere alla richiesta di frequenze di Europa 7”, sottolinea Gentiloni. “A questa richiesta il Governo dovrà rispondere senza accampare il pretesto della mancanza di frequenze libere”.
“Nella scorsa legislatura – ricorda il responsabile comunicazione del PD – il Governo aveva ipotizzato di trasferire in anticipo sul digitale Rete4 e una rete RAI, proprio per soddisfare i diritti di Europa 7 e aprire il mercato delle frequenze. Sarebbe troppo comodo ora dire che di frequenze non ce n’è e far pagare a dicembre ai contribuenti un risarcimento miliardario”. “La decisione di respingere la richiesta di sospensione delle trasmissioni di Rete 4 era largamente attesa anche perché del giudizio in corso Rete 4 non era parte”.
“Il problema del regime italiano delle frequenze e del suo contrasto con la normativa europea, su cui il recente emendamento del Governo aveva tentato una maldestra sanatoria, è più che mai attuale e non potrà essere eluso”, conclude Gentiloni che esprime, infine, soddisfazione per il via libera del Consiglio di Stato alla gara per le frequenze – la prima mai realizzata in Italia – da lui indetta alcuni mesi fa in qualità di Ministro delle Comunicazioni del Governo Prodi.
Fabiana Cammarano

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