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Rai. Sospeso lo sciopero dei giornalisti ma resta la contrarietà alla vendita di RaiWay

I giornalisti della Rai sospendono lo sciopero previsto per l’undici giugno. E’ stato lo stesso sindacato dei giornalisti del servizio pubblico a chiederne la sospensione e in questo senso hanno votato le redazioni Rai di tutta Italia. La mobilitazione era stata decisa per contrastare il taglio di 150 milioni di Euro – in termini di erogazione del canone da parte dello Stato all’azienda – al bilancio della Rai, varato dal decreto Irpef. “La riforma della Rai, l’anticipo della Concessione di Servizio pubblico di due anni, la lotta all’evasione del canone, norme per ‘rottamare’ i partiti e i governi del controllo della Rai – scrive l’esecutivo Usigrai – sono finalmente al centro del dibattito politico, così come chiesto da noi chiesto nell’assemblea aperta dell’8 maggio a Roma. Ora vediamo se il governo è in grado di tenere il passo della sfida riformatrice o sono solo annunci”. Per queste ragioni e per l’emendamento al decreto, votato dal Senato, che garantisce la presenza del servizio pubblico in tutte le regioni, l’Usigrai sospende la giornata di sciopero, ma non la mobilitazione. “Contrarietà e preoccupazione per il prelievo di 150 milioni di Euro” Resta ferma l’opposizione del sidnacato untirario dei giornalisti alla cessione di Rai Way – società del gruppo che detiene le torri di trasmissione. E’ convinzione dell’Usigrai “che il prelievo di 150 milioni di euro, versati dai cittadini per il Servizio Pubblico, sia illegittimo”. Su questo – sottolinea il sindacato guidato da Vittorio Di Trapani – “governo e parlamento devono una risposta anche all’Ebu (l’Associazione dei Servizi pubblici europei), che ha lanciato l’allarme al presidente della Repubblica Napolitano sul rischio per l’indipendenza del Servizio Pubblico”. “Rispetto per le altre categorie che scioperano” “Pur assumendo una decisione diversa da altre sigle sindacali, pretendiamo – scrive l’Usigrai – il massimo rispetto per chi ha scelto di confermare lo sciopero (personale non giornalistico): un diritto garantito dalla Costituzione che non può essere deriso con commenti e termini sprezzanti”. Le altre sigle sindacali confermano lo sciopero Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConfSal confermano lo sciopero dei dipendenti Rai dell’11 giugno. “Per non spegnere il servizio pubblico, accendiamo le piazze”: questo lo slogan della campagna che la Slc-Cgil sta lanciando su Facebook. Nei giorni 9 e 10 giugno, assemblee dei lavoratori in tutte le sedi Rai.

Fonte:http://www.rainews.it

 

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