Rai, Diomede (Rea): “Quota del canone sia per radio e tv locali”

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radio tvQuota del canone Rai a tv e radio locali. “La nostra è una battaglia per riorganizzare il sistema radiotelevisivo, perché vogliamo salvaguardare il pluralismo dell’informazione” spiegaAntonio Diomede, presidente dell’associazione REA (Radiotelevisioni Europee Associate, l’organizzazione sindacale delle emittenti televisive e radiofoniche locali dei paesi dell’Unione Europea), intervistato dalla Dire. L’emittenza locale, sottolinea “è il simbolo vero del pluralismo, nel senso operativo della parola: senza questa realtà, infatti, non ci sarebbe, ma esisterebbero solo i grandi network e in particolare il duopolio Rai e Mediaset”.
La Rea, che comprende oltre 420 emittenti radiotelevisive, ha depositato sei emendamenti alla Legge di Stabilità. “Ci siamo inseriti- spiega Diomede- nella legge di Stabilità prendendo spunto da una situazione oggettiva, che oggi interessa tutta l’emittenza locale che è in sofferenza. La situazione è questa: con il passaggio dalla televisione analogica a quella digitale, l’emittenza locale è stata sacrificata, nel senso che purtroppo si è vista togliere le migliori risorse che aveva per l’esercizio della libertà d’informazione, ovvero le frequenze. Ci sono state tolte molte frequenze per destinarle alle reti nazionali, allora noi rispettiamo tutto questo, ma ci sentiamo lesi per quanto riguarda quel principio al quale teniamo moltissimo che è il pluralismo”.

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