La Rai “conferma la richiesta di risarcimento danni per 25 milioni di euro al quotidiano il Riformista”, annunciata ieri dall’azienda per un articolo in cui, a giudizio di Viale Mazzini, venivano riportati dati relativi ai conti “palesemente parziali in una costruzione evidentemente tendenziosa”. Oggi il Riformista, continua la Rai, “appellandosi al ‘diritto della stampa libera di giudicare i numeri che sono scritti nei bilanci’ senza ‘obbligo di presentarli in buona luce’ e citando la ‘relazione della Corte dei Conti del 2008′ come fonte delle sue informazioni, cerca di giustificare – spiega Viale Mazzini – un articolo palesemente tendenzioso come quello pubblicato ieri che sembrava avere come unico obiettivo quello di screditare l’azienda”.
La Rai, continua la nota, “invita il direttore del Riformista e i suoi collaboratori a leggere per intero la relazione della Corte dei Conti e in particolare la pagina 122 dove la Corte scrive che nel 2007 la Rai aveva un saldo favorevole tra ‘debiti’ e ‘crediti’ di 460 milioni di euro. Non solo: la Corte aggiunge che ‘per ogni esercizio il volume dei crediti e delle liquidità è risultato sempre notevolmente superiore a quello dei debiti complessivi”.
“La Rai dunque – conclude l’azienda – non chiede una lettura ‘in buona luce’ del proprio bilancio ma più semplicemente una lettura corretta e competente di un bilancio che, come sanno bene gli analisti, si fa guardando alla posizione finanziaria e non giocando con le parole e scegliendo, ad esempio, la sola voce ‘debiti’ che non ha alcun valore se non rapportata a quella dei ‘crediti’”.
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