QUESTIONI MORALI IN CASA RAI

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È polemica sul risarcimento ottenuto da Comanducci per una caduta in bici. Pubblicità occulta a Uno Mattina. Riunioni ristrette per Tarantola e Gubitosi. Il 6 settembre il primo cda post-ferie.
Maxi-risarcimento per una caduta in bici. Ma è beccato di nuovo in sella. Parliamo di Gianfranco Comanducci, vicedirettore generale della Rai, nonché avvocato e fedele amico di Previti e Berlusconi (e per chi piacessero le curiosità, marito della segretaria di direzione di Rai2, Anna Maria Callini). Giustamente irritato della polemica montata dal Corsera, da Italia Oggi e da Il Fatto, Comanducci ha chiesto alla Rai di verificare l’eticità del suo comportamento, attivando tutti i necessari accertamenti.
Per Comanducci è tutto regolare in quanto «previsto dal Contrallo Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende industriali». Tuttavia la polemica (e il dubbio che la compagnia abbia agevolato il suo referente) potrebbe costare all’avvocato amico del Cavaliere, il ritiro delle sue deleghe. E non si tratta di mansioni marginali. Comanducci dirige gli Affari immobiliari, la Direzione commerciale, gli Approvvigionamenti, il Coordinamento delle sedi. Tutti questi poteri potrebbero essere “inglobati” dalla Tarantola e da Gubitosi. I due “uomini” di Monti, grazie alle loro super-deleghe, potrebbero “spodestare” il vice dg anche senza l’approvazione del cda.
Ma i “fastidi” per la nuova dirigenza non finiscono qui. Pare che il dg Gubitosi si sia infuriato per le scelte editoriali di Uno Mattina: bizzarri cantanti e pubblicità occulta (travestita da servizio giornalistico) per le terme di Chianciano. E sarebbe stato soprattutto il secondo episodio ad irritare Gubitosi in quanto si tratterebbe di un “vezzo” di Susanna Petruni, vicedirettore del Tg1. La Petruni, secondo Il Fatto (che a sua volta riporta le idee dei colleghi maligni), oltre ad essere accusata di essere amica di Berlusconi, «ha l’abitudine di offrire un pezzo di programma a un posto, un ristorante, un albergo, un chirurgo plastico, un dietologo di fama, un sarto di confine che incontra prima e forse durante le vacanze estive, autunnali e natalizie». Il tutto rivestito e spacciato per un servizio giornalistico di rilievo pubblico. Ecco spiegata “l’ira” di Gubitosi.
Inoltre pare che l’andazzo abbia convinto sia il presidente che il dg a muoversi con i piedi di piombo, soprattutto in occasione di riunioni: cda non più di 2 volte al mese; riunioni a 2, magari tra di loro, o in presenza di consiglieri fidati. Come se si trattasse di merce rara a Viale Mazzini!
In ogni caso il prossimo appuntamento ufficiale dovrebbe essere il 6 settembre con una riunione incentrata sui «profili organizzativi di carattere editoriale».

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