Nei primi nove mesi dell’anno gli investimenti pubblicitari sono calati del 19% sullo stesso periodo del 2008 attestandosi a 5.990 milioni di euro. A settembre la riduzione è stata minore (-12,8%) anche per effetto del sensibile calo di mercato già registrato nello stesso mese del 2008. Lo dice la Nielsen evidenziando una flessione minore della Tv (-13,2% sui nove mesi e -7,1% in settembre) nei confronti della stampa (-23,6% fra gennaio e settembre).
All’interno della carta stampata, i quotidiani a pagamento reggono di più (-19,5%) sia rispetto ai periodici (-28,8%) sia nei confronti della freepress (-28,7%). Va meglio la radio (-14%) che a settembre, seppur di poco (+0,6%) è in crescita. Quanto al futuro Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa, l’associazione fra i grandi utenti della pubblicità, prevede che il 2009 si chiuderà in flessione fra il -13% e il -15%, quindi in lieve miglioramento sui primi nove mesi dell’anno.
“Il 2009 può essere considerato l’anno zero della raccolta pubblicitaria. Numeri così negativi”, ha detto il presidente dell’Upa, “non si erano mai visti nella storia della pubblicità”. Sul 2010 Sassoli de Bianchi non si è pronunciato, anche se ha lasciato intendere che il peggio potrebbe essere passato.
(Dalla rassegna stampa ccestudio.it)
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