PRIVACY: PROBLEMI E NUOVE FRONTIERE

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Garante pubblica decalogo per la tutelare la privacy a scuola. Furti di dati per chi scarica contenuti protetti da BitTorrent. Ue promette nuove regole entro il 2014.
Nell’era della condivisione sul tema della privacy c’è sempre tanta carne al fuoco. Con l’anno scolastico alle porte l’Autorità ha dettato le regole per un uso corretto della rete e dei dispositivi mobili. Potremmo dire che si tratta di regole di buon senso, ma è buon segno che il Garante le ribadisca e le istituzionalizzi.
Non è possibile pubblicare sui social filmini e foto senza il consenso delle persone presenti. Si rischia di ledere la privacy. E poi sui cellulari di nuova generazione: spetta alle varie scuole consentirli o proibirli. In ogni caso vanno “usati con prudenza”: solo per scopi personali e non per diffondere qualsivoglia immagine senza il consenso. Una accettazione relativa anche per i tablet: consentiti solo per fini didattici e per consultare in classe dispense digitali. Passiamo ora ai problemi di mera amministrazione scolastica. L’Autorità proibisce la pubblicazione dei nomi degli studenti in ritardo con la retta per la mensa o che usufruiscono di agevolazioni economiche; vietate le telecamere di sorveglianza quando la scuola è aperta; e poi attenzione a leggere in classe temi su racconti di vita personale. Via libera alla pubblicazione dei voti dei compiti, agli esiti degli scrutini e agli esami di Stato. Più prudenza per le prove differenziare di portatori di handicap e per eventuali altri dati sensibili come lo stato di salute, le origini etniche e le convinzioni religiose.
Passiamo ora nel selvaggio mondo del download illegale. Secondo uno studio dell’Università di Birmingham, i navigatori pirata che scaricano dalla rete BitTorrent rischiano di essere spiati dalle società che difendono il diritto d’autore. Più il contenuto è famoso più si rischia il furto di dati personali. I ricercatori sono stati abbastanza precisi. Analizzando centinaia di scaricamenti, gli studiosi hanno individuato una sensibile attività di monitoraggio volta ad individuare l’indirizzo IP del pirata di turno.
Più il file condiviso è famoso, maggiore è la probabilità che tra i peer cui ci si collega ve ne siano alcuni il cui intento non è quello di favorirne la diffusione, bensì di individuare chi lo sta “rubando”. Il tutto entro massimo 3 ore.
Garantire privacy e libertà del web è sempre più difficile. Stabilire i diritti della rete nella rete è impresa ardua. Ma le istituzioni preposte pare si stiano attrezzando. Entro il 2014 dovrebbe essere pronto il nuovo Regolamento Europeo sulla privacy, da rispettare per tutti i 27Stati membri. Se ne è discusso all’ultimo Privacy Day Forum.
«In Europa – ha affermato Giovanni Buttarelli, Garante Europeo aggiunto – si assiste a un dibattito molto fervido sulla nuova normativa in materia di privacy proposta dalla Commissione Europea. Proprio in questi giorni stiamo seguendo le reazioni al testo fin qui elaborato da parte dei vari parlamenti degli Stati membri. La mia previsione è che stavolta le decisioni saranno abbastanza rapide ed entro 12-18 mesi avremo l’approvazione del Regolamento, che sostituirà in gran parte nel nostro Paese il Codice adottato nel 2003. Il nuovo Regolamento prevede Autorità più efficaci e selettive; sono finora soddisfatto del ruolo che l’Italia fin qui ha svolto portando al vaglio della Commissione numerose proposte e pareri qualificanti. Nel Regolamento verranno poi introdotte sanzioni più severe ed una maggiore armonizzazione delle disposizioni tra i vari Stati membri. Si è instaurato tra le aziende e le istituzioni – ha concluso – un clima largamente positivo, in cui tutti gli attori vogliono realmente contribuire al miglioramento ed alla semplificazione del quadro normativo, il quale a mio avviso riuscirà a venire alla luce nel 2014 in linea con la scadenza del Parlamento Europeo».
Aspettiamo, e nel frattempo cerchiamo di limitare i danni.

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