Precariato, liti temerarie e Recovery Fund: Cnog e Fnsi incontrano il sottosegretario Moles

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Iniziano gli incontri istituzionali nell’ufficio del sottosegretario all’editoria Giuseppe Moles. L’esponente del governo Draghi, in poche ore, ha incontrato il presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, e i rappresentanti istituzionali della Federazione nazionale della stampa italiana. Sul tappeto le questioni irrisolte dell’editoria sotto la lente dei giornalisti: il rilancio globale del settore e la necessità di stroncare, o quantomeno ridimensionare, il fenomeno del precariato e le sue conseguenze, su tutte il sottopagamento dei giornalisti e di arrivare, quanto prima, a una riforma delle leggi che regolano la diffamazione e, in particolare, a punire chi intenta le cosiddette liti temerarie al solo scopo di intimidire giornali e cronisti. Non poteva mancare, inoltre, il tema dell’Inpgi che – seppur di non stretta competenza di Moles – tocca da vicino le speranze e il futuro dei giornalisti italiani.

Il Cnog ha definito il suo incontro con Moles come un “serrato e proficuo lo scambio di opinioni su molti temi della professione, anche quelli di non diretta competenza del dipartimento incardinato presso la presidenza del Consiglio”.  La delegazione dei giornalisti s’è ritenuta soddisfatta: “tra le disponibilità maggiormente apprezzate dalla delegazione dell’Ordine dei giornalisti, quella del sottosegretario a un’interlocuzione continua e costante auspicabilmente in presenza – diversamente da oggi in cui la riunione si è svolta in modalità telematica – su temi che non possono essere trattati e risolti con una bacchetta magica”.

E’ toccato, poi, alla Fnsi presentarsi all’ufficio del sottosegretario Giuseppe Moles. Il sindacato s’è presentato coi suoi vertici nazionali, il presidente Beppe Giulietti e il segretario generale Raffaele Lorusso. La Fnsi ha messo sul tavolo i punti che ritiene focali per l’agenda prossima ventura: “I rappresentanti della Fnsi hanno auspicato che anche il settore editoriale possa rientrare a pieno titolo nel Piano Next Generation Eu perché c’è la necessità di sostenere i processi di innovazione tecnologica e la transizione digitale. Gli interventi, secondo il sindacato dei giornalisti, dovranno prevedere anche misure strutturali che consentano di rafforzare il mercato del lavoro, oggi indebolito da una precarietà che ha raggiunto dimensioni inaccettabili, con gravi ripercussioni sulla qualità dell’informazione”.

E ancora: “Per la Fnsi, inoltre, è necessario riavviare al più presto i tavoli per la definizione dell’equo compenso per i lavoratori autonomi e la messa in sicurezza dell’Inpgi. Il sindacato ha poi auspicato che, insieme con il recepimento della direttiva europea sul copyright, in fase di approvazione definitiva, vengano fissate regole che obblighino i giganti della rete a riconoscere la giusta remunerazione dei contenuti a tutti gli operatori dell’informazione, indipendentemente dalle dimensioni aziendali”.

Giulietti e Lorusso hanno affermato: “”Ringraziamo il sottosegretario Giuseppe Moles per l’attenzione ai temi che riguardano il settore e per la disponibilità a intraprendere un percorso di confronto, analisi e condivisione per individuare misure di sostegno e provvedimenti di riforma che possano rilanciare l’informazione nel nostro Paese. Il ruolo fondamentale che l’informazione svolge per la tenuta delle istituzioni democratiche richiede interventi mirati per contrastare efficacemente il precariato e dare una prospettiva occupazionale certa a migliaia di giornalisti sfruttati e costretti a lavorare in condizioni simili a quelle dei cosiddetti rider. È da loro che bisogna ripartire”.

 

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