Una nota dell’associazione riferisce che diversi sono gli aspetti condivisibili delle proposte di legge in discussione sulla diffamazione a mezzo stampa: fra questi la soppressione del carcere per diffamazione, l’estensione della rettifica anche per gli editori di libri, da definire “in modo appropriato”, la conseguente inibizione del procedimento penale, la previsione di un limite massimo per il risarcimento dei danni. Ma occorre affrontare e risolvere diverse criticità, anche in relazione alla responsabilità dell’editore. Questa la posizione dell’Associazione Italiana Editori (AIE) in audizione oggi alla Commissione Giustizia della Camera in merito alle proposte di legge sulla diffamazione, che attengono anche all’editoria libraria.
“Pur condividendo diversi aspetti, ci sono punti che richiedono un’attenta riflessione. L’estensione della rettifica agli editori di libri – ha chiarito il presidente di AIE Marco Polillo – può considerarsi un’opportunità, purché disciplinata in modo appropriato per non costituire uno strumento per avanzare richieste artificiose e infondate. Sarebbe inaccettabile prevedere la pubblicazione della rettifica su testate giornalistiche: gli editori di libri sarebbero gravati da costi irragionevoli e insostenibili per l’acquisto di spazi su testate non proprie, e la rettifica sarebbe inefficace, perché avverrebbe in un contesto slegato da quello del libro. Molto più efficace invece sarebbe la sua pubblicazione sui siti dell’editore, sulle pagine dell’editore aperte sui vari social network, oltre alla possibilità di inserirla anche nella versione digitale del libro”.
Altrettanto chiara è per Polillo la necessità di affrontare il nodo della responsabilità dell’editore: “E’ necessario esprimere in modo più diretto che l’editore risponde solo quando c’è l’intenzionalità tipica del dolo. La specifica sulla non responsabilità dolosa dell’editore è apprezzabile, ma rimane frustrata se non si tiene conto delle particolarità dell’editoria libraria: il grado di controllo che un editore può esercitare rispetto a un contenuto complesso e con forti elementi di creatività tipico di una pubblicazione libraria è diverso rispetto al tipo di verifica che può essere operata su un articolo di giornale”.
(primaonline)
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…