«Non basta la promessa di tavoli o di ipotetici stanziamenti su fondi del ministero dello Sviluppo economico, come ha fatto il governo, per poter accettare l’esclusione delle emittenti televisive e radiofoniche locali dai contributi per l’editoria». Lo afferma in una nota la senatrice Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Udc.
«In un periodo delicatissimo per la sopravvivenza stessa di molte aziende del nostro Paese – prosegue Poli Bortone – il governo taglia una parte cospicua delle risorse destinate alle imprese editoriali del settore radiotelevisivo e mette in seria difficoltà anche gli editori delle agenzie, con una ripercussione inevitabile e gravissima sull’occupazione».
La senatrice sottolinea che «le tv, quando rispondono con serietà alla missione di servizio pubblico che è loro affidata, svolgono un ruolo fondamentale per la crescita della piccola e media impresa, ma anche per il percorso di riappropriazione delle radici e delle tradizioni di un territorio». «Non aver concesso materialmente di presentare emendamenti – conclude Poli Bortone – per i tempi esigui concessi per l’analisi del provvedimento e la predisposizione di proposte di modifica, rende beffardo il voto in Senato, che di fatto si dovrà limitare a ratificare una misura nefasta per il sistema radiotelevisivo locale».
Cessione Gedi, il sottosegretario all’editoria Alberto Barachini ha incontrato il presidente di Antenna, il greco…
Dopo Meta, tocca a Apple: arriva la stangata dall'Antitrust. Il gigante tech di Cupertino dovrà…
Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha pubblicato sul proprio sito la disposizione del 19…
Il fondo per il pluralismo è stato incrementato, in manovra, per sessanta milioni. Lo ha…
La trattativa tra la famiglia Agnelli e il gruppo Antenna Group per l’acquisto delle testate…
Come ogni anno, ricordiamo che la lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto…