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Pluralismo dell’informazione. Esposto di Brunetta all’Agcom contro la Rai per la trasmissione Ballarò

Il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, ha presentato un esposto all’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) per denunciare la violazione dei principi del pluralismo dell’informazione, della par condicio e delle norme deontologiche proprie del giornalismo, nella trasmissione “Ballarò”, condotta da Giovanni Floris e in onda su Rai Tre, e per chiedere alla stessa Autorità di intervenire per porre fine alle palesi violazioni segnalate. “Non c’è una democrazia sana – scrive Brunetta – se non c’è pluralismo dell’informazione, sia nella carta stampata sia nel sistema radiotelevisivo. Indipendenza, obiettività e completezza sono principi fondamentali ai quali deve ispirarsi l’informazione, in particolare quella diffusa attraverso i canali del servizio pubblico radiotelevisivo. Il pluralismo – continua l’ex ministro – può essere garantito soltanto attraverso l’adeguato equilibrio politico dei contenuti delle emittenti televisive del servizio pubblico”. Nell’esposto all’Agcom si evidenzia che nelle 40 puntate di “Ballarò”, dall’11 settembre 2012 al 25 giugno 2013, si sono contati 307 ospiti, così suddivisi: 146 politici, 77 giornalisti, 84 tra intellettuali e imprenditori, con “un netto sbilanciamento” a sinistra. Questo vale per i politici. Centro-sinistra e sinistra: Pd 45, ministri governo Letta/Pd 4, Sel 4, Idv 3, Movimento Arancione 2, Rivoluzione Civile 2, Api/centro democratico 4, Cgil 5, Fiom 6. Totale 75. Centro-destra : Pdl 38, ministri governo Letta/Pdl 1, Lega Nord 4, Fratelli d’Italia 2, Lavoro e Libertà 1. Totale 46. Centro: Lista Civica 2, Futuro e Libertà 3, Udc2, Governo Monti 13. Totale: 20. Per i giornalisti. Tra gli ospiti più ricorrenti della trasmissione condotta da Floris, spiccano: Massimo Giannini, vicedirettore di “Repubblica” con 8 presenze, Paolo Mieli, presidente di Rizzoli Libri, con 7 presenze, Antonio Polito, già direttore del dalemiano “Riformista” e quindi senatore del Partito democratico, oggi al “Corriere”, con 5 presenze a pari merito di Alessandro Sallusti, direttore del “Giornale”; Concita De Gregorio, inviata di “Repubblica” già direttrice dell’Unità, oggi candidata da Gubitosi a un programma sulla Rai, con 4 presenze. “È bene evidenziare – scrive infine Brunetta – che buona parte delle trasmissioni si è sviluppata sotto il vincolo delle regole televisive della campagna elettorale ed è eclatante la sproporzione e la palese violazione della par condicio che determina un evidente privilegio dato alla sinistra, con un apprezzabile 62 per cento a favore contro il 38 per cento lasciato al centro-destra”.

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