Comprare e vendere in Internet in modo piu’ semplice e piu’ corretto. In futuro, l’acquirente dovra’ capire meglio quanto costa un articolo e se ci sono spese aggiuntive o no; se poi viene recapitato in ritardo o non arriva, il cliente deve poter far valere i propri diritti. Lo prevede una bozza della commissaria Ue per i consumatori, Meglena Kuneva, che sara’ presentata a Bruxelles e di cui il quotidiano Die Presse e’ in possesso.
I cittadini che comprano online sono 150 milioni (un terzo della popolazione Ue), ma solo 30 milioni lo fanno anche oltrefrontiera. Troppo pochi. Bruxelles pensa che stimolare il commercio elettronico aiuti a risparmiare. Un esempio: nei siti austriaci gli strumenti elettronici costano il 34% in piu’ che in Lituania e addirittura +69% rispetto alla vicina Slovacchia. Ma il 68% dei cittadini comunitari teme l’acquisto oltre confine e, in parallelo, il 75% dei commercianti vende solo nel proprio Paese perche’ le regole variano da uno Stato all’altro.
Le nuove norme proposte, che dovranno essere approvate da Stati e Parlamento Ue, sono:
– piu’ informazione prima dell’acquisto: caratteristiche del prodotto; indirizzo del venditore; prezzo con tutti i costi aggiuntivi; la data ultima d’arrivo.
– recapito: entro 30 giorni dalla firma dell’ordine; il commerciante s’assume rischio e oneri fino a quando la merce non e’ in mano al compratore; se arriva tardi, deve rimborsare i soldi entro 7 giorni.
– restituzione: se il fornitore trasgredisce al dovere d’informare, il diritto di recesso vale tre mesi.
Fabiana Cammarano
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