PIERO SANSONETTI E SIMONETTA COSSU: NEL 2008, ABBIAMO QUINTUPLICATO LA DIFFUSIONE (LIBERAZIONE)

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La maggioranza del Prc ha deciso di cambiare il direttore di Liberazione. Ha convocato una riunione di direzione, che si svolgerà lunedì prossimo, e ha annunciato che in quella sede sfiducerà il direttore attuale e nominerà i nuovi direttori. Sono abbastanza orgoglioso del plurale:l’idea che per sostituirmi ci si devono mettere almeno in due, ammetterete, è una bella soddisfazione…Vedremo come andrà questa riunione di Direzione.
Non abbiamo molto da dire sul merito della decisione. I proprietari, secondo la legge, sono padroni di fare quello che vogliono. E lo, fanno coi mezzi che ritengono giusti e adeguati. Compreso – come è successo nel nostro caso – la destituzione senza motivi di un intero consiglio di amministrazione (è un caso unico nella storia dell’editoria) decisa con una manciata di voti di maggioranza. Per quel che ci riguarda, ci limitiamo a presentare un bilancio sull’anno che si chiude. Sappiamo che oggi Liberazione è un buon giornale, autorevole, che gode di una notevole considerazione, che pesa nel mondo politico, sappiamo che è una delle poche cose di prestigio restate a sinistra, che ha un’ottima redazione, molti collaboratori di qualità, moltissime idee, ha capacità di pensiero, di battaglia e di informazione. E questo è il frutto di molti anni di lavoro, guidato da diversi direttori tra i quali citiamo solo i due più importanti; Lucio Manisco, che lo ha guidato ai primi passi, e il grande Sandro Curzi.
Ora però parliamo del 2008, che, in Italia, è stato l’annus horribilis della sinistra. In questo annus horribilis, Liberazione, per fortuna, ha resistito. Ha qualche acciacco economico, ma le vendite reggono e la diffusione è enormemente aumentata. Nel 2008 abbiamo venduto in edicola più o meno le stesse copie del 2007 (risultato francamente clamoroso, visto che tutti gli altri giornali hanno perso copie e visto che il partito di riferimento, e cioè il Prc, è stato ridotto ai minimi termini).
Piero Sansonetti e Simonetta Cossu (Dalla rassegna stampa ccestudio.it)

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