PERCHÈ NON AVETE TROVATO LIBERAZIONE IN EDICOLA (LIBERAZIONE)

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Liberazione non è uscita martedì per lo sciopero indetto dai giornalisti, e poi ancora mercoledì e giovedì, e non per causa nostra. Questo è il frutto di un comportamento da parte della proprietà che definire irresponsabile è dire poco.
Come probabilmente tutti sapranno, la direzione di Rifondazione comunista (azionista unico della Mrc Spa) lunedì 12 gennaio ha sfiduciato il direttore Piero Sansonetti per nominare un direttore politico e un vicedirettore responsabile. Al momento della sfiducia alla direzione uscente però; l’azionista non aveva ancora assicurata la disponibilità del vice direttore responsabile, figura indispensabile, per contratto, alla fattura del giornale alla luce del fatto che il direttore politico nominato (Dino Greco) non è un giornalista.
Tale disponibilità è stata chiesta a Fulvio Pania, giornalista di Liberazione, che ha risposto positivamente nella tarda mattinata di martedì.
Dalla comunicazione ufficiale al Cdr, avvenuta alle 15 e 30 di martedì, dovevano passare, sempre per contratto, quarantotto ore prima dell’insediamento della nuova direzione di Liberazione. Per due giorni Liberazione è stata priva di firma e dunque non è potuta uscire.
Ci siamo trovati in una situazione paradossale e triste che non ha fatto altro che aggiungere confusione e rabbia in questa vicenda che ci vede protagonisti ormai da settimane. In questo momento noi non sappiamo quale sarà il futuro del nostro giornale. Sappiamo che l’azionista unico sta esplorando la possibilità di vendere Liberazione, mentre dice che per il 2005 non potrà coprire alcuna perdita. Stiamo ancora aspettando, con il sindacato nazionale della stampa, la convocazione di un tavolo formale dove l’editore possa metterci al corrente delle novità su questi fronti preoccupanti ed essenziali per l’esistenza stessa di Liberazione. (Dalla rassegna stampa ccestudio.it)

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