PER IL CANALE GAMBERO ROSSO CHANNEL ARRIVANO I “TAGLI”

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E’ appena iniziato il nuovo anno e già c’è maretta per il canale tematico dedicato all’enogastronomia “RaiSat Gambero Rosso Channel”: ben 14 lavoratori di una società subappaltatrice — la Ups srI, che collabora alla realizzazione del palinsesto — sono in stato di agitazione dal 31 dicembre scorso. Mentre per la Cgil si tratta di veri e propri licenziamenti, per l’editore Paolo Cuccia sono solo “contratti di fornitura di servizi scaduti”.
RaiSat Gambero Rosso è un canale nato, nel 1999, da un’unione editoriale tra RaiSat e Gambero Rosso, piccolo impero editoriale legato al comparto food & wine fondato nel 1986 da Stefano Bonilli e nato come inserto del quotidiano comunista ‘Il Manifesto’. RaiSat Gambero Rosso è diretto, dal gennaio 2008, da Guido Barendson. Oggi, con un contratto tra RaiSat e Gambero Rosso in scadenza a giugno 2009, la presenza sul satellite è gestita dalla società D.Gusto, che a sua volta ha appaltato alcuni servizi alla Upc.
A denunciare quanto sta accadendo è stata una nota della Sic Cgil Roma e Lazio e Sic Cgil Roma sud, sindacato dei lavoratori del settore comunicazione: “È paradossale che proprio le aziende, come Upc, strutturate con lavoro stabile e regolare vengano messe fuori mercato e perdano gli appalti, a vantaggio magari di chi utilizza lavoro precario se non addirittura irregolare. La vertenza dei lavoratori del canale tematico Rai Sat Gambero Rosso merita la più ampia solidarietà di tutti i professionisti del settore”.
“Mi spiace, notizie errate — replica Cuccia —, chiariamo innanzitutto che non si tratta di nostri dipendenti, e poi, come è ovvio che sia, quando un contratto è scaduto si decide di selezionare le parti migliori, lo fa qualsiasi impresa. Lo si fa con le pulizie, con gli ascensori… Un contratto è scaduto? Bisogna farne un altro. Se la domanda è ‘smetterete di fare televisione?’, la risposta è no”. E alla domanda se Gambero Rosso stia stringendo i ‘cordoni’ in tempi di crisi, Cuccia risponde: “L’espressione mi piace poco. Posso dire che la nostra è una straordinaria azienda, che in un recente passato, a causa di problemi gestiona-li, stava rischiando la vita. Merito del management attuale salvarla, e sono ottimista che si salvi. La situazione era grave. Ora è migliorata”.
Federica Liucci

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