La commissione Finanze della Camera ha approvato l’emendamento presentato dal governo al dl fiscale che annulla il beauty contest e prevede la messa in vendita delle frequenze attraverso un’asta competitiva. Il Pdl ha contestato il fatto che la versione presentata in Commissione dell’emendamento era dissimile a quella concordata. Per questo motivo il partito di Berlusconi ha votato contro ma l’emendamento è stato comunque approvato.
Secondo la relazione tecnico-finanziaria dell’emendamento, l’annullamento del beauty contest, porterà «ulteriori prevedibili nuove o maggiori entrate per le casse dello Stato che potranno derivare dalle successive procedure di gara riguardanti le frequenze che saranno destinate ad usi di telecomunicazione e dal previsto riordino dei contributi per l’utilizzo delle frequenze televisive».
Intanto, la Commissione Ue ha accolto con favore l’emendamento e l’annuncio della relativa asta per l’assegnazione delle frequenze televisive. Joaquin Almunia (foto), il commissario Ue alla concorrenza ha affermato che la nuova proposta del governo «dovrebbe contribuire a un uso efficiente dello spettro e allo stesso tempo promuovere la concorrenza nel mercato italiano della diffusione televisiva, in virtù del trattamento preferenziale riservato ai nuovi entranti».
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