”I giornali chiudono dove ci sono i regimi, non nelle democrazie”. Intervistato dall’agenzia radiofonica Area, Matteo Orfini, responsabile Cultura e Informazione del Partito democratico, replica cosi’ alle parole di Beppe Grillo, che ieri si e’ rallegrato per il rischio chiusura di oltre 70 testate giornalistiche dell’editoria cooperativa, no profit e di partito, messe a dura prova dai tagli dei fondi destinati al settore.
”Credo che questo qualifichi Grillo – commenta Orfini – un paese ricco di strumenti informativi e’ un paese con una democrazia piu’ ricca. Credo che questo sia uno dei compiti che ha il governo in questa fine di legislatura: garantire che questo settore cosi’ importante, che puo’ essere anche un polmone di sviluppo e di occupazione, trovi stabilita’. E’ stata avviata una riforma importante – spiega l’esponente del Pd – ma c’e’ da fare qualcosa in piu’. In questi anni il lavoro di moralizzazione del settore c’e’ stato, perche’ ce n’era bisogno: si e’ partiti da un’esigenza giusta, c’e’ stato un restringimento dei criteri e le risorse sono state notevolmente ridotte. A questo punto pero’, poiche’ sono rimaste le testate vere, importanti, e’ bene che trovino stabilita”’.
Di qui un appello al governo a fare uno sforzo per trovare i fondi: ”Siamo alla fine dell’anno e ancora non ci sono per alcuni settori le certezze necessarie – afferma Orfini – capiamo che le condizioni economiche e di finanza pubblica del paese sono difficili, ma questo e’ un settore irrinunciabile per la qualita’ della democrazia italiana”.
Quanto al ruolo delle forze politiche, ”il Pd – assicura Orfini – fara’ la sua parte. Parlamento e governo devono completare l’opera”.
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