Ordine e Asr: “Direttori rispettino clausola solidarietà”

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Odg e Asr invocano rispetto clausola solidarietà
Odg e Asr: rispettare clausola solidarietà

“I direttori di testata rispettino la clausola di solidarietà che è indicata all’articolo 2 della legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti”. Lo sottolineano la presidente dell’Ordine del Lazio, Paola Spadari, ed il segretario dell’Associazione Stampa Romana, Paolo Butturini, esprimendo “preoccupazione e sconcerto per il comportamento di alcuni direttori di testata che, nelle complesse e drammatiche vicende che sta vivendo la categoria, adottano comportamenti in aperta violazione” di quella clausola. In particolare si fa riferimento alla direttrice dell’Adnkronos, “che il 24 e 25 gennaio scorsi, come denuncia il Cdr, in coincidenza con lo sciopero della redazione contro i licenziamenti annunciati dall’azienda, ha utilizzato il lavoro di alcuni stagisti per mandare in rete il notiziario, vanificando in parte la protesta dei colleghi”.
E’ ritenuto come “da censurare”, a giudizio della presidente dell’Ordine regionale e del segretario della Asr, anche il comportamento della direzione de Il Messaggero che, “come segnala il Cdr”, per alimentare il sito online del quotidiano in coincidenza con lo sciopero del 7 febbraio (che ha impedito l’uscita del giornale cartaceo) “ha consentito l’utilizzo di colleghi con contratto di lavoro a tempo determinato, e che quindi si trovano in una posizione di oggettiva debolezza”. In entrambi i casi “si tratta di atteggiamenti in contrasto con il dovere di solidarietà – affermano Spadari e Butturini -, tanto più gravi perché si collocano in un momento di profonda sofferenza della categoria e di transizione incerta della professione. Crediamo che questi comportamenti vadano contrastati in ogni sede e richiamiamo le colleghe e i colleghi direttori a svolgere il ruolo di ‘primus inter pares’ che viene loro assegnato dalla legge e dal contratto. Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per contrastare una deriva che danneggia professionalmente e sindacalmente i colleghi”.

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