Editoria

Odg e rinnovo degli organi di rappresentanza. Gli Ordini regionali: “Impedire il voto è contro la legge”

«In un momento di grave difficoltà per l’informazione e per la nostra professione, l’Ordine nazionale dei giornalisti deve essere messo in condizioni di piena operatività con il rinnovo degli organi di rappresentanza alla scadenza prevista dalla legge. Come presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti riteniamo che vada respinta qualunque ipotesi di slittamento di queste elezioni. Ma c’è chi punta a creare incertezza, cercando senza alcuna valida motivazione di rinviare il voto». È quanto si legge in un documento firmato dai presidenti degli Ordini regionali di Veneto, Toscana, Sardegna, Umbria, Trentino Alto Adige, Liguria, Molise, Puglia, Lazio e Valle d’Aosta e dal coordinatore dei vicepresidenti nazionali.

I presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti «ritengono – proseguono Gianluca Amadori, Carlo Bartoli, Francesco Birocchi, Roberto Conticelli, Bruno Fracasso, Mauro Keller, Filippo Paganini, Pina Petta, Piero Ricci, Paola Spadari e Tiziano Trevisan – che il presidente nazionale Carlo Verna debba assumere iniziative efficaci, cosa che avrebbe dovuto aver già fatto, per spingere i tre presidenti di Ordini regionali che si stanno opponendo al rispetto della scadenza a dare corso alle procedure per lo svolgimento delle elezioni. Elezioni che lo stesso Verna aveva convocato nei termini previsti dalla legge e che segnano la fine del suo mandato triennale».

Diciassette presidenti, aggiungono i firmatari, «hanno deciso di rispettare la legge convocando regolarmente le elezioni. Il rispetto della legge istitutiva dell’Ordine, la scrupolosa osservanza delle regole della democrazia non sono valori negoziabili, tanto più se il rischio è un indebito prolungamento della permanenza negli organi di rappresentanza. Una situazione che costituirebbe una anomalia nel vasto panorama degli ordini professionali. Per mesi, per senso di responsabilità, abbiamo fatto fronte in silenzio a questa incresciosa situazione, ma anche l’ultima decisione assunta – una diffida rivolta al Ministero vigilante – non va nella direzione della chiarezza e dell’assunzione di responsabilità da parte del presidente di fronte agli iscritti. Per questi motivi – concludono – comprendiamo le ragioni dei quattro componenti dell’Esecutivo, tra cui la vicepresidente e il segretario nazionale, che si sono dimessi in dissenso con il presidente nazionale. A loro va la nostra solidarietà». (fnsi)

Ivan Zambardino

Recent Posts

Circolare n. 27 del 02/05/2024 – Aliquota IVA da applicare ai messaggi autogestiti a pagamento in periodo elettorale diffusi dalle emittenti radiotelevisive

Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a pagamento e gli spazi pubblicitari…

16 ore ago

Tecnologie innovative: ecco chi ha ottenuto i contributi

Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…

16 ore ago

Anche l’Europa potrebbe bandire TikTok

Anche l’Europa potrebbe presto decidere di bandire TikTok se Bytedance non decidesse di vendere. Lo…

3 giorni ago

Circolare n. 26 del 29/04/2024 – Contributo tecnologie innovative: pubblicati gli elenchi dei soggetti beneficiari

Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…

4 giorni ago

Mattarella e la luce del pluralismo al tempo dell’algoritmo

È importante continuare a parlare di pluralismo. E lo è a maggior ragione in quest’epoca…

4 giorni ago

Contributi per l’assunzione di giornalisti, ecco cosa c’è da sapere

Sulla scorta della nostra circolare n. 7/2024 ricordiamo che a partire da oggi 23 aprile 2024 e fino al…

1 settimana ago