NO ALLO SBLOCCO DEI CONTRIBUTI. LATINA OGGI RISCHIA LA CHIUSURA

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Il futuro di Latina Oggi e Ciociaria Oggi si fa sempre più grigio. L’azienda editrice che ha rilevato il giornale ha infatti comunicato che il tribunale ha negato lo sblocco dei fondi previsti per i Contributi per l’Editoria per l’anno 2006 e questo provoca un ulteriore problema nelle risorse necessarie al rispetto dei piani di rilancio.
Da mesi il personale non riceve lo stipendio e il previsto piano di rientro dei compensi dei collaboratori non è ancora stato presentato.
Dopo un incontro tra l’Associazione Stampa Romana, la Slc-Cgil di Latina e Frosinone e la Uilcom-Uil di Frosinone con la Neo Srl, casa editrice dei quotidiani Latina Oggi e Ciociaria Oggi che fa capèo alla Famiglia Palombo, il sindacato dei giornalisti ha pubblicato una nota molto dura:

L´Associazione Stampa Romana, la Slc-Cgil di Latina e Frosinone e la Uilcom-Uil di Frosinone hanno incontrato i rappresentati della Neo Srl, casa editrice dei quotidiani Latina Oggi e Ciociaria Oggi per confrontarsi sullo stato di salute delle testate.
L´azienda ha comunicato ai sindacati di giornalisti e poligrafici la risoluzione del tribunale che ha negato lo sblocco dei fondi per l´editoria dell´anno 2006, sequestrati nell´ambito dell´inchiesta che coinvolge il senatore Ciarrapico. La decisione del magistrato complica ulteriormente una situazione già gravata da un pesante passivo vista l´esposizione della Neo verso molti creditori, a cominciare dai dipendenti e dai collaboratori per finire con gli Enti Previdenziali.
A fronte di questo la Neo ha chiesto ai sindacati di rinnovare l´accordo sullo stato di crisi che prevede un contratto di solidarietà con riduzione di orario e salario del 30%, la Neo, però, chiede di mutare l´ammortizzatore sociale accedendo alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, così come previsto dalla legge 416.
I sindacati hanno obiettato che a tutt´oggi non sono chiari né le cifre esatte del debito, né quelle correnti di entrate e uscite, manca inoltre un chiaro piano industriale e un piano editoriale di rilancio delle testate, tutti elementi senza i quali non è possibile aprire alcun tavolo di discussione.
Il senso di responsabilità verso i lavoratori, dipendenti e collaboratori, ha portato comunque i sindacati a sottoscrivere un verbale di incontro nel quale si ipotizza l´accesso alla Cigs, previo accordo sindacale, subordinando comunque la firma alla presentazione di un trasparente quadro contabile, di un piano industriale ed editoriale convincenti e, soprattutto alla regolarizzazione delle retribuzioni dei lavoratori, sia dipendenti che collaboratori. L´azienda si è impegnata a soddisfare tutte le condizioni poste entro il 2 novembre, data nella quale si dovrebbe aprire il tavolo di verifica alla Fieg.
I sindacati hanno comunque ribadito che non sottoscriveranno alcun accordo se prima non verrà erogata almeno una mensilità piena, di quelle arretrate, a dipendenti e collaboratori.

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